Era
da parecchio tempo che desideravo vedere la coppia di menestrelli
più famosi del circuito rock dal vivo, ma un po’ perché
non vengono molto spesso nel nostro paese, un po’ perché
quando vengono suonano in luoghi particolari, talvolta non facilmente
raggiungibili (almeno da dove abito io), non ero mai riuscito a soddisfare
questo mio desiderio. Pertanto quando ho scoperto che il loro ultimo
tour faceva tappa a Mantova non potevo lasciarmi sfuggire l’occasione
di assistere al loro concerto.
Il Teatro Sociale di Mantova è un classico teatro settecentesco,
quindi l’atmosfera interna è particolarmente avvolgente,
poi il palco era allestito con la solita scenografia dal sapore rustico
medievale, un po’ grossolana se si vuole visto che c’erano
varie balle di paglia a far colore, ma aveva comunque un suo fascino.
Poi c’era una parte di pubblico in costume, di molto inferiore
come numero rispetto ai concerti che il gruppo tiene in altri paesi
europei, ma che comunque dava una nota di simpatia all’evento.
Insomma si respirava una certa emozione nell’aria.
Prima dei Blackmore’s Night sono saliti sul palco i Gothien,
un gruppo di quattro musicisti provenienti da Pilsen (patria della
famosa birra) nella Repubblica Ceca, che credo abbiano inciso un solo
album. Ovviamente anche il loro repertorio verteva su musiche medievali,
ma a differenza dei nostri eroi, questi erano un po’ più
tradizionalisti e proponevano dei brani dal sapore più “antico”.
I primi pezzi proposti erano delle ballate tranquille, poi man mano
che la scaletta proseguiva le canzoni si sono fatte sempre più
coinvolgenti e piacevoli. C’è stato anche un momento
di suspance, perché è sparito l’audio, ma il gruppo
senza scomporsi troppo si è portato al bordo del palco ed ha
continuato a suonare senza amplificazione, per fortuna il problema
è stato risolto velocemente e lo spettacolo è potuto
continuare senza altre interruzioni. Anche se non è stata un’esibizione
memorabile per contenuti, il pubblico ha tributato un caloroso quanto
meritato applauso di saluto.
Come sono saliti i BN le cose sono radicalmente cambiate a livello
scenico, perché è entrato in funzione l’impianto
luci e già solo con questo artificio l’esibizione è
risultata molto più magica e coinvolgente. Tra l’altro
le luci sono state usate molto bene e non è sempre così.
Ma al di la di questo tutti erano li per ascoltare la musica. La scaletta
del concerto è andata sul sicuro e sono stati proposti tutti
i classici della coppia, che vanta già una nutrita discografia.
Qualche canzone che a me piace molto non è stata fatta, come
“Village On the Sand”, ma nel complesso non ci si può
davvero lamentare, con oltre due ore di show sono stati davvero tanti
i brani proposti. Dell’ultimo album mi è piaciuta moltissimo
“World of Stone”, un brano di gran classe.
Candice era in splendida forma, dopo due o tre brani in cui ha riscaldato
la voce, ha preso il volo e le sue dolci note hanno accarezzato i
sensi di tutti i presenti, di certo non ha una voce molto potente,
in questo era superata dalle due coriste le gemelle Posner, senza
le quali “Child in Time” sarebbe stata un po’ spenta
(mi dispiace dirlo ma Candice non ci arriva). Comunque la melodiosità
della voce della compagna di Blackmore è davvero incantevole.
Anche Blackmore ha suonato con la maestria che tutti conosciamo, alternando
assoli acustici a quelli elettrici, in fondo poco è cambiato,
Mr Man in Black è sempre capace di emozionare con la sua chitarra
anche in questo contesto poco elettrico. Comunque quando accennava
ai brani dei Deep Purple o dei Rainbow la platea andava in evidente
visibilio. Non è mancato nemmeno il coro del pubblico che più
volte ha attaccato il giro di “Black Night”, Blackmore
ha scherzato più volte e solo alla fine dei bis ha ceduto alle
richieste ed è esplodo uno dei più bei giri di chitarra
partoriti in abito hard rock.
Nel complesso la band ha tenuto inchiodato il pubblico per più
di due ore di grande musica. Il concerto è stato impeccabile,
con dei suoni ottimi e performance molto godibili, una serata che
per molti motivi, non tutti svelati in questa breve recensione, resterà
a lungo nel mio cuore. GB
SETLIST:
Intro di Ritchie
Past Times With Good Company
Rainbow Blues
Play Minstrel Play
Under a Violet Moon
Soldier of Fortune
World of Stone
Durch Den Wald Zum Bach Haus
Bard David's piano solo
Diamonds and Rust
Mond Tanz/Child in Time
Ma O Tzu
assolo di piano di David Bard
Ariel
Home Again (con intermezzo di Bard che canta Drink!)
Ghost of a Rose
Fires at Midnight
Wind in the Willows
The Clock Ticks On
encores:
Village Lanterne
Smoke on the Water
Black Night
Recensioni: Fires at Midnight;
Home Again; Past
Times With Good Company;
Ghost of a Rose; Beyond
the Sunset, Castles & Dreams
Intervista
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