Rock Impressions
 

THE OTHER SIDE OF THE CULT: ALBERT BOUCHARD and The BRAIN SURGEONS

Il recente ritorno sulle scene dei Blue Öyster Cult, che quest’anno dovrebbero pubblicare un nuovo disco, ci ha dato lo stimolo per indagare sui trascorsi del primo batterista del combo newyorkese, e possiamo dire che abbiamo trovato davvero parecchio materiale interessante a cui attingere.

PRE-HISTORY - THE BLUE ÖYSTER CULT
Fin dai primi anni settanta i Blue Öyster Cult hanno guidato le schiere Hard americane proponendo un sound ricco di originalità e fantasia con solide radici nel blues. Il termine Heavy Metal è stato usato per la prima volta dal loro produttore per descriverne la musica e il loro secondo Lp è considerato come uno dei dischi guida dell'hard a stelle e strisce, mentre il terzo disco è un classico che non deve mancare a nessun serio rockettaro. Molti gruppi hanno attinto a piene mani dal culto, ecco un breve elenco di chi li ha coverizzati: Metallica, Goo Goo Dolls, Smashing Pumpkins, Fu Manchu, Rancid, Minutemen, Big Country. Punti di forza dei BÖC sono stati: la capacità di comporre musiche molto varie grazie al contributo di ogni membro del gruppo; il coraggio di proporre testi raffinati, hanno collaborato infatti con vari scrittori fra cui Michael Moorcock (visionario scrittore di fantasy che ha condiviso anche con gli Hawkwind la propria creatività), John Shirley (uno dei padri del Cyber Punk) e Stephen King che presterà la sua voce per l’intro di un brano, e con poeti come Patty Smith (che in seguito intraprese con successo la propria carriera musicale proprio grazie a questa esperienza) e David Roter molto stimato a New York; infine la spettacolarità dei concerti, che da subito hanno reso celebre il gruppo, il loro primo album dal vivo è, dopo venticinque anni, ancora uno dei migliori dischi live di sempre. Albert, motore ritmico fino al 1981, ha contribuito a comporre molti classici come Astronomy, Cities on Flame e Joan Crawford e a lui si deve l’ideazione e la realizzazione di Imaginos forse il miglior disco dei BÖC, sicuramente il più ambizioso, che originariamente doveva essere un suo triplo album solista. La fuoriuscita dal gruppo è stato un processo doloroso che ha visto dopo poco tempo anche le dimissioni del fratello Joe (bassista) e del tastierista Allen Lanier (che in seguito rientrrà in seno alla band). Questa crisi sembrava segnare la fine della band, che solo adesso sembra essere uscita dal tunnel creativo, infatti, se escludiamo Imaginos e la colonna sonora Bad Channels con due inediti, dall’82 hanno pubblicato solo tre dischi con materiale inedito. Più volte si è parlato di una reunion del gruppo originale, in particolare su iniziativa di Al, ma la possibilità che questo si avveri sembra un'ipotesi sempre più lontana.

THE HISTORY - THE BRAIN SURGEONS
Il silenzio discografico di Al è durato diversi anni nonostante sia stato molto attivo nell'area Newyorkese sia come produttore sia con progetti personali. Ha collaborato fra gli altri con ex Dictators (del leggendario chitarrista Ross the Boss), Helen Wheels (regina del punk americano che purtroppo ci ha recentemente lasciato) e Richie Stotts (Plasmatics). Finalmente nel 94 esce, per il solo mercato americano, il CD Eponymous a nome The Brain Surgeons. Il disco segna il ritorno stabile sulle scene di Albert e, sebbene compaia già il nome tBS, si tratta di uno sforzo solista condiviso con la moglie Deborah Frost, ma dal secondo CD in poi la formazione diventa stabile. Il nome del gruppo nasce da alcune idee formulate nei primi anni di vita dei BÖC, per cui il nuovo progetto ne vuole essere l'ideale continuazione, infatti il nome del gruppo viene desunto da una loro vecchia canzone e vari brani sono stati composti quando Al militava ancora nella prima band. Gli altri componenti sono i chitarristi Billy Hilfiger e Peter Bohovesky e il bassista David Hirschberg, tutti con un background in varie bands della grande mela, in particolare Billy ha partecipato anche al gruppo di Joe Bouchard, gli X-Brothers che hanno recentemente pubblicato il primo disco. I tBS possiedono un notevole istinto rock e come risultato il sound del gruppo è molto compatto e ricco di feeling, Al lo definisce un hard rock moderno, pervaso di umorismo e da un profondo senso del mistero, ingredienti che già caratterizzavano i BÖC. Deborah, che col marito divide il compito di dare voce alle canzoni, ha avuto una all-female band, le Flamin' Youth, ed ha un prestigioso passato di giornalista musicale, ha collaborato con Creem, Rolling Stone, New York Times e molti altri ancora. Ha una voce potente e carismatica che riesce a modulare passando con disinvoltura da tonalità calde e ricche di pathos a tonalità acide e quasi infantili e viene descritta come ideale incrocio fra la tradizione blues della Joplin e quella rock di Patty Smith e Susi Quattro. Il gruppo nel suo insieme si dimostra molto affiatato e riesce sempre a catturare l'ascoltatore. I testi, molto ironici, hanno spesso la volontà esplicita di graffiare l’ascoltatore, ma priorità della band sono le esibizioni live che si susseguono continuamente e che le permettono di farsi apprezzare da un pubblico sempre più vasto, ottenendo ottimi consensi anche dalla critica specializzata. Ascoltando i Brain Surgeons colpisce come diano l’impressione di divertirsi suonando e questa qualità non si trova molto spesso, ma è un vero punto di distinzione.

THE FUTURE - MORE BRAIN SURGEONS
L'ipotesi di una reunion con la vecchia band ormai èda scartare e Al si dichiara realmente entusiasta del nuovo gruppo per cui intende produrre molta nuova musica. Attualmente il problema principale è la distribuzione, purtroppo ancora limitata, ma la creatività espressa nei vari progetti è una reale garanzia per il futuro e il potenziale musicale è alto, per cui ci sono tutti i presupposti per una duratura e soddisfacente carriera. L'augurio è che la notorietà del gruppo possa accrescersi così da poter varcare gli attuali confini di attività, con la speranza di poter assistere al più presto in Europa ai loro infuocati shows. Stay tuned: a new cult is born!!!

CONTATTI
Cellsum Records, P.O. Box 1070 Fort George Station, New York NY 10040-9998 USA

THE ALBUMS
Eponymous
In questo disco Albert e Deborah fanno quasi tutto e sono accompagnati da alcuni session men, ma questo non toglie compattezza al lavoro. La musica è piuttosto ruvida e sperimentale, ci sono molte inserzioni di fiati, che tendono a diminuire drasticamente nei dischi successivi, ma non mancano episodi metallici come "666 Devil got your mother" o la tirata "Time will take care of you". I testi sono impregnati di ironia darkeggiante dove il posto più romantico è un cimitero in "Most romantic place in the world". Questo lavoro è quello più distante per sonorità dalle produzioni precedenti di Albert, ma è ricco di spunti interessanti.

Trepanation
Rispetto all'esordio questo secondo CD gode di un gruppo stabile di ottimi musicisti, ma la diversità sostanziale rispetto al primo è nella musica proposta infatti in questo lavoro troviamo un viaggio ideale nella storia del rock che va dal blues della cover "Stones in my passway" ai T.Rex in "Bad habit", dal Dark di "Sister of the precious blood" ai rock musical in "Hansel & Gretel", dal grunge di "Happy New Year" al pop di "Sally". Lo sforzo risulta convincente grazie alla padronanza assoluta della materia musicale di Albert e compagni. In questo disco ritorna ad aleggiare lo spirito dei BOC e l'ultimo brano in particolare "Night of the 1.000 Guitars" ripropone un medley di vecchi riffs e si rifà alla tradizione live degli oysters boys quando tutti e cinque imbracciavano la chitarra sullo stage e riffavano alla grande.

Box Of Hammers
E' la prova sulla lunga distanza ed è tempo di bilanci. Il gruppo c'è e si sente, ma il risultato è meno immediato che nei lavori precedenti, eppure questo è il disco che si avvicina di più alle sonorità del vecchio gruppo. La produzione è più curata e i brani sono mediamente più duri. Al si è dichiarato molto contento del risultato ed infatti dopo ripetuti ascolti si viene conquistati dal feeling sempre travolgente di cui i tBS continuano a dare prova. Anche in questo CD, come nei precedenti, non mancano molte collaborazioni di rilievo fra le quali il fratello Joe, Meltzer e di Jack Rigg.

Malpractise
Nonostante questo CD sia un lavoro transitorio, pubblicato con lo scopo di raccogliere le idee per i progetti futuri, contiene materiale di altissimo valore: due cover degli Hawkwind, una dei Minutemen, sei dei BOC di cui tre incredibili versioni acustiche di Astronomy, Death Valley Nights e I'm the One You Warned Me Of oltre a tre brani del gruppo di cui due acustici e uno inedito. E’ sicuramente il mio disco preferito.

Piece Of Works
Doppio CD di questi inesauribili rockers che riescono a collezionare ben ventidue brani diversi fra loro, eppure intimamente legati dalla medesima energia. A volte mi stupisce come un musicista riesca ancora a divertirsi e a divertire dopo tanti anni passati in un ambiente che ha bruciato molti dei suoi figli migliori, ma forse è proprio l’esperienza l’elisir di lunga vita che Al e soci devono aver bevuto fino a sazietà. Si parte con un divertente brano vocale per poi passare brano dopo brano attraverso le varie espressioni del rock così come già i dischi precedenti ci avevano abituato. Anche questo è un gran bel disco che, nonostante la lunghezza, non stanca l’ascoltatore.

GB

Interviste: 2006

Recensioni: Beach Party; Denial of Death

Related Artists: Blue Oyster Cult; Stalk Forrest Group; Albert Bouchard

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