Il progetto di Albert Bouchard (ex BOC) è ad una svolta, dopo
varie vicissitudini è entrato in formazione in pianta stabile
il mitico Ross the Boss (Manowar, Dictators e altri) e il gruppo ha
leggermente cambiato nome aggiungendo NYC. Finalmente c’è
anche un contratto per la distribuzione europea del disco, anche se
ancora non so se c’è un accordo per l’Italia.
Di certo la cura del Boss, che entra anche e soprattutto a livello
compositivo, ha dato una bella iniezione di vita al gruppo che nelle
ultime cose mi era parso un po’ stanco, ma Ross ha dato quella
vena metallica che sembrava mancare per dare completezza al sound
del gruppo.
Il brano d’apertura “Rocket Science” presenta subito
un sound in bilico fra hard settantiano e metal anni ottanta, con
la voce caustica di Deborah Frost, che dà quell’atmosfera
particolare al tutto, certe parti di chitarra del brano non sono molto
originali, ma la confezione è degna dei nomi che le hanno dato
vita. La cadenzata “Dark Secrets” è uno di quei
brani carichi di mistero come facevano una volta i BOC, un tuffo nel
cuore per tutti i loro vecchi fans. “Strange Like Me”
è molto più in linea con il vecchio repertorio dei Brains,
con le sue atmosfere stralunate e una chitarra acustica spagnoleggiante
molto evocativa. Si torna su atmosfere roventi con “Constantine’s
Sword”, veramente cattiva, questa volta alla voce c’è
Albert e tornano prepotenti gli echi dei BOC, ma il paragone non rende
giustizia alla nuova formazione, che merita di essere considerata
per il suo valore intrinseco. Bella cavalcata energizzante “Jimmy
Boots Fetish”, con Ross che da delle zampate in grande stile.
Mentre parte in puro metal “Plague of Lies”, per poi stemperare
un po’ i toni con le linee vocali. “1864” è
tiratissima ed è uno dei miei episodi preferiti del disco,
ma anche la successiva “Tomb of the Unknown Monster” è
un brano killer, dal titolo molto indovinato. Siamo a livelli altissimi,
era dai tempi di Cultusaurus Erectus che non sentivo un brano così,
imperdibile! “Swansong” scorre via senza troppo clamore,
meglio la ruvida e un po’ malsana “Verboten”, qui
si che i Brains graffiano di brutto. Ancora classico hard in “Lonestar”,
con un assolo di Ross molto ispirato. Gran finale con l’energica
“Change the World Henry” che contiene anche il miglior
assolo di Ross espresso su quest’album.
I Brain Surgeons NYC sono un gruppo con una voglia matta di rockare
e di farci divertire, una formazione di veterani che suona veramente
fresca e convincente. È proprio vero, la classe non è
acqua e Albert Bouchard insieme a Ross the Boss ce lo dimostrano con
un disco diretto e incisivo come non capita spesso di ascoltare. GB
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Articolo: Albert Bouchard and The Brain
Surgeons
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