Nikolo
Kotzev a sei anni di distanza rispovera i Brazen Abbot, che aveva
accantonato per realizzare il fortunato progetto Nostradamus, per
dare un seguito a Bad Religion, il terzo capitolo.
Messe da parte le ambizioni progressive, il nostro torna a comporre
una serie di traccie di puro Hard Rock seminale e diretto come pochi
altri, i primi riferimenti che mi vengono in mente sono Glenn Hughes,
Rainbow e Deep Purple, ma solo per dare delle coordinate.
Alle vocals troviamo dei grandi interpreti che non necessitano di
presentazioni: Joe Lynn Turner, Jorn Lande e Goran Edman, mentre ritroviamo
gli ex Europe John Leven al basso, Mic Michaeli alle tastiere e Ian
Haughland alla batteria, tutti ottimi e provati musicisti.
Apre le danze "One Life to Live" e mette subito in chiaro
le intenzioni belligeranti di Kotzev, anche se il tiro del brano non
è irresistibile. "Eyes on the Horizon" ha un inizio
maestoso ed epico di grande effetto, è un brano molto rainbowiano
e anche molto riuscito. "I'll Be Free" è un primo
ed emozionante lento, ricorda un po' il Glenn Hughes più soul
ed ha delle melodie vocali azzeccate, ottimo per i cuori sentimentali.
"Slip Away" assomiglia molto a "Eyes...", non
è la fotocopia ma poco ci manca, peccato perché il brano
sarebbe buono. "Mr Earthman", invece, pesca ancor più
indietro fino al mito color porpora, con delle tastiere killer e un
hard rock quintessenziale. "Like Jonah" è un mid
tempo finalmente un po' originale e interessante che riscatta la prima
parte del disco che è un tantino canonica. "Brings the
Colors Home" è una ballad elettrica con un insolito e
riuscito impianto blues. "Fool's Confession" unisce il moderno
riffing stoppato all'hard più classico. "Eve" è
il secondo lento ed è abbastanza diverso dal primo, più
sognante e meno romantico, ma sempre bello. "A Whole Lotta Woman"
riporta il disco in zone torride ed è ancora grande hard rock.
Infine "Guilty As Sin" chiude l'album, un brano blues molto
Whitesnake e molto sofferto.
Questo disco non propone di certo qualcosa di nuovo o di originale,
ma solo tanta buona musica suonata con passione, un disco per nostalgici
e per chi volesse avvicinare il passato con un disco nuovo di zecca.
GB
Altre recensioni: A Decade of B.A.;
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Live and Learn; Eye
of the Storm;
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