Rock Impressions

Brazen Abbot BRAZEN ABBOT - My Resurrection
Frontiers

Questo 2005 sembra essere un buon anno per le uscite Hard Rock, quasi tutte di elevata qualità. La Frontiers si è fatta portabandiera di questo andamento e noi ne prendiamo felicemente atto. Dopo la buona prova dal vivo con tanto di uscita CD e DVD dal titolo “A Decade Of Brazen Abbot”, ecco a meno di un anno il nuovo disco da studio del chitarrista Bulgaro Nikolo Kotzev.

Questa volta l’axe man si circonda di ben quattro cantanti, il fedele Joe Lynn Turner (Rainbow, Deep Purple, Malmsteen), Goran Edman (Malmsteen), Tony Harnell (TNT e Starbreaker) e Erik Martensson (Eclipse). Ma non solo, con i Brazen Abbot questa volta collabora anche una vera orchestra, la Sofia String Orchestra, composta da ben trentuno elementi. Completano la formazione Nelko Kolarov alle tastiere, Wayne Banks al basso e Mattias Knutas alla batteria.

Il primo brano, “My Resurection”, è cantato da Turner e comincia sotto un brutto temporale. Questo è un classico dell’ Hard Rock, grintoso e massiccio. Nikolo elargisce un assolo potente, il disco incomincia proprio bene. In “Bad Madman” è Goran Edman a cantare il mid tempo anatemico che ricorda in certi passaggi il classicissimo “Kashmir” dei divini Led Zeppelin. “Godforsaken” ha un ritmo più alto e la prova vocale di Harnell è buona. A questo punto ci si rende conto che ad essere protagonista di questo disco non è il singolo cantante o il chitarrista, ma bensì il brano. Tutti lavorano per un'unica causa, la riuscita di un buon disco, senza fare a gara per essere la primadonna. Con questo il prodotto ci guadagna.
Se proprio si vuole cercare il pelo nell’uovo troviamo Turner leggermente sopra gli altri cantanti, ma si sa, la classe non è acqua!

L’orchestra è stata poco sfruttata, ma nell’insieme forse va bene così. Ci sono anche buoni lenti, come “Dreams”, cantato da Turner, leggero ed impalpabile proprio come un bel sogno, “The Shadows” e “Shades Of Grey”, altri grandi momenti con una buona chitarra. In generale buoni brani che sicuramente faranno la gioia degli appassionati dell’ Hard Rock. Complimenti a Nikolo e complimenti alla Frontiers, finché ci sarà questa passione il genere non morirà mai! MS

Altre recensioni: Guilty As Sin; A Decade of B.A.; Live and Learn; Eye of the Storm;
Bad Religion

Artisti correlati: Hughes Turner Project; Joe Lynn Turner



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