Rock Impressions

Massimo Bubola - Romagna Nostra MASSIMO BUBOLA - Romagna Nostra
Materiali Sonori / MEI /
Eccher Music
Distribuzione italiana: si
Genere: Folk Rock Italiano
Support: mCD - 2010


Negli ultimi anni abbiamo assistito ad una invasione della musica folk, da quella celtica al folk dei cantautori americani, passando per tutte le culture che affollano il mediterraneo, in particolare quelle orientali, senza dimenticare le musiche dell’India e del Sud America, ma molti hanno dimenticato che esiste anche un folk tutto italiano, quello che viene comunemente chiamato liscio, ovviamente è solo un tipo del nostro folk, uno dei più popolari, ma che troppo spesso è stato relegato a semplice contorno di feste paesane, suonato più per il diletto di ballerini più o meno avanti negli anni, che per passione per la musica, eppure il nostro folk ha una lunga storia alle spalle e merita di essere riscoperto e rivalutato. Questo progetto voluto dal MEI che ha davvero un grande merito per questa operazione.

Liscio vuol dire Romagna e quindi ecco il titolo del disco, che ovviamente in apertura propone una nuova versione di “Romagna Mia”, il cavallo di battaglia di Secondo Casadei, che ha fatto grande fortuna, una tradizione che è arrivata fino ai giorni nostri con Raoul, Bubola ne propone una versione folk rock molto godibile e solo in parte vicina all’originale, quel tanto che basta per rendere il giusto tributo e per guardare al futuro. Altro classico, meno conosciuto però, è “Un Bès in Bicicletta” che viene proposto in medley con “Marietta Mariù” tratte sempre dal repertorio di Secondo Casadei, anche qui il trattamento di Bubola ne fa quasi dei folk americani. “Ciao Mare” di Raoul viene riproposta in chiave blues, Bubola gioca con la musica e con la tradizione e di queste canzoni fa dei piccoli gioielli pieni di modernità dal sapore vagamente malinconico. “Son Passator Cortese” invece viene pescata dal repertorio di Massimo, che di folk ha semrpe dimostrato di intedersene bene e questa sua ballata unisce poesia e tradizione. Uscendo dal repertorio della famiglia Casadei, viene proposta “Polvere” scritta da Galletti e Micheletti, una scelta interessante. Chiude il cavallo di battaglia di Bubola (magistralmente interpretato dalla Mannoia) “Il Cielo d’Irlanda”, privata della sua matrice celtica e arricchita di un tempo da liscio, il tipico um-ta-ta, Bubola scherza si diverte e diverte, ma soprattutto fa cultura.

L'unico rammarico per questo disco riguarda la lunghezza, avrei preferito un bell'album zeppo di suggestioni, ma va bene anche così, il ghiaccio è rotto, adesso speriamo che le nostre musiche vengano sempre più rivalutate e modernizzate, abbiamo tutti bisogno di riscoprire le nostre radici e di riappropriarci delle sonorità tipiche del nostro territorio, saremo un po’ meno dipendenti dalla cultura anglosassone e forse potremo anche fare della musica un po’ più originale anche in ambito rock. GB

Altre recensioni: Ballate di Terra e d'Acqua; In Alto I Cuori

Intervista: 2007


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