Ecco uno dei nomi che Leonardo Pavkovic, patron della prestigiosa
Moonjune, ha estratto dal suo “cappello magico”, sempre
alla ricerca di grandi talenti provenienti da tutti gli angoli del
globo. Dewa è un chitarrista fenomenale, dotato di una tecnica
sopraffina e capace di una scrittura personale, fuori dai soliti schemi
a cui possiamo essere abituati.
Manco a dirlo nel disco sono presenti musicisti di caratura internazionale
come Dave Weckl, Gary Husband, Simon Philips, poi ci sono i nomi a
me meno noti di Ben Williams, Carlitos Del Puerto, Imee Ooi, Jimmy
Johnson, Joey Alexander, Matteus Asato e Paul McCandless. Li ho voluti
citare tutti per diversi motivi, uno è che spero possano risuonare
in voi. Un altro motivo è che si tratta di artisti notevoli,
l’ascolto del disco rivela come il loro contributo abbia significato
per la riuscita.
Naurora è un disco in bilico tra prog rock e fusion, due generi
che spesso hanno avuto dei confini labili. Spesso nel prog si è
sconfinato nel jazz, si pensi al movimento di Canterbury, poi francamente
sono distinzioni che mi lasciano totalmente indifferente, alla fine
è musica per palati esigenti, ricca di virtuosismi al servizio
di strutture musicali solide. Questo non esclude che a volte si ha
l’impressione di ascoltare una lunga jam session, nonostante
i passaggi arditi la musica fluisce con una naturalezza invidiabile.
Non si sbaglia un colpo. Ancora una volta non mi resta che riconoscere
la solidità della ricerca artistica portata avanti dalla Moonjune,
vero scrigno di grandi talenti. Accostatevi senza timori. GB
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