Rock Impressions

Caamora - Journey's End
CAAMORA - Journey's End... an Acoustic Anthology
Metal Mind
Distribuzione italiana: Andromeda Dischi
Genere: Prog
Support: 2CD - 2008

Il sodalizio fra il biondo tastierista albionico Clive Nolan (Pendragon, Arena, Shadowland e mille progetti e collaborazioni) e la bella e brava cantante polacca Agnieszka Swita sta continuando a pieno ritmo e i due hanno deciso di portare il tour una parte del mastodontico repertorio di Nolan in giro per il mondo (Europa e Sud America) in versione acustica e questo lussuoso doppio album ne è la testimonianza, anche se metà del secondo cd è composto da versioni demo e da bonus tracks. Insieme avevano dato vita alla mastodontica opera rock She, che per la verità era meglio nella versione video che non in quella solo audio, che risultava un po’ più noiosetta, ma indubbiamente la caratura artistica del progetto era notevole.

Come dicevamo in questo tour la coppia non ha presentato solo materiale preso da She, ma da molti album a cui Clive ha preso parte, e di musica emozionante Nolan ne ha composta molta, non è stato difficile per lui fare una cernita da proporre ad un pubblico adorante. Ci sono ben ventotto brani e un’intervista, per cui non chiedetemi un track by track, sarebbe solo un esercizio di stile, anche perché ognuno ha diritto ad avere i suoi brani preferiti. Ad impreziosire il tutto ci sono anche alcuni ospiti come Christina Booth (Magenta) e Mark Westwood (Neo), ma ovviamente l’attenzione è tutta per la voce di Agni e il pianoforte a coda di Nolan. In questa veste possiamo apprezzare pienamente la costruzione armonica dei singoli brani, che in questa veste “spoglia” offrono il loro lato più musicale, anche se un doppio cd come questo non è certo un piatto leggero da digerire, ma le doti dei nostri sono indiscutibili e il risultato è molto apprezzabile.

Nolan in questa veste sembra un po un Elthon John del prog, questa potrebbe anche suonare come una critica per alcuni, ma sono convinto che Clive desiderasse molto mettersi alla prova con un disco come questo e direi che ne viene fuori molto bene, di certo si tratta di un album da consigliare (caldamente) più ai suoi fans che non a tutti gli altri. Agniszka è davvero brava e qui il suo talento è ancora più evidente, che sia nata una nuova “coppia” del prog sinfonico? GB

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