L’artista pesarese non si è mai fermato, ha cambiato
molte volte moniker, ha sperimentato diversi stili, probabilmente
ha spiazzato più di un fan con le sue ricerche, ma ha mantenuto
nel tempo una produzione costante ammirabile e ogni sua uscita è
stata una sfida sia per chi ascolta sia per l’artista stesso,
che non ha mai seguito la via più facile per divulgare la sua
arte.
In questo contesto si colloca alla perfezione questo disco di musica
elettronica, Paolo è sempre stato un grande estimatore di Klaus
Schulze e della Kosmiske Musik e già dall’iniziale “Origine”
si avverte questo respiro cosmico. Ma Catena è anche un darkettone
freakettone e non perde il gusto per il mistero, la sua musica è
profonda e parla alle corde più intime di chi lo ascolta. Suoni
ipnotici, ma non malevoli, il suo essere dark non si esprime più
in tormento e paura, ma piuttosto sembra ci voglia invitare ad indagare
su noi stessi, magari con un occhio severo e pulito, lontano dall’autoindulgenza
e dai compiacimenti di ciò che ci fa “stare bene”,
in questo senso la musica di Paolo è sempre stata “scomoda”,
perché scomodo è il nostro io più profondo, che
spesso non ci piace guardare. La musica di Paolo è filosofica
in senso stretto, ma è anche viscerale, se ci si lascia trasportare
dai suoni si inizia a provare emozioni che non lasciano indifferenti.
I cinque brani sono tutti nello stesso stile, in “Onirica”
ritroviamo Lola Sprint alla voce, ma questa viene usata come uno strumento
e non lo si può definire esattamente un brano “cantato”.
Uno degli episodi più convincenti del disco è “Babel”,
dove Paolo è riuscito davvero bene a dare il senso biblico
del crollo e della rovina della famosa torre.
Disco non facile questo nuovo di Catena, mette a nudo emozioni intime,
una sfida che non tutti vogliono sperimentare, ma di sicuro ne vale
la pena. GB
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Raramente mi imbatto con titoli così adeguati al contenuto
del prodotto. “Quadrimusicali” descrivono stati d’animo
e mentali, semplice da dirsi, complicato da farsi. Non tutti gli artisti
si possono permettere queste elucubrazioni, Catena lo abbiamo visto
nei decenni di cosa è capace, non siamo mica qui a raccontare
il passato (seppur glorioso) di questo compositore, pittore, polistrumentista
di Pesaro. Io, come ricordato in altre mie recensioni, reputo Paolo
uno degli ultimi artisti veri rimasti sulla terra. Ciò che
scrive e che realizza è unicamente per lui, per ciò
che vuole dire, per quello che rappresenta in quell’istante,
in barba a tutte le mode o tendenze. Ho anche difficoltà a
chiamarla “musica”… “Quadrimusicali”
in generale ha questa capacità e di certo il capitolo 2 non
esula dal ragionamento.
Cinque abiti per l’orecchio, cinque vestiti intercambiabili,
non le chiamerei neppure tracce, perché ognuna ha un suo oscuro
colore, ad iniziare dall’ ”Origine”, ovattata ,
come stare nel grembo di una madre immersi in un liquido amniotico
che fa sembrare tutto il suono esterno così tetro. Forse l’autore
non ha voluto intendere questo, bensì qualcosa di più
spaziale, ma io ne resto affascinato dal concetto che mi viene ispirato
dai suoni synth intersecanti attorno a me.
In “Dimension 2” tutto è ancora più greve,
insistente, lacerante nel suo copioso essere. Un loop oscuro di quasi
dieci minuti dove soltanto verso la fine si ascoltano ulteriori strumenti,
e compare anche per la prima volta una ritmica, seppure accennata.
Catena si coadiuva della voce di Lola Sprint in “Onirica”,
voce adoperata più come strumento e loop, quindi fonetica,
più che cantata. Sempre suoni avvolgenti e apparentemente ciclici,
in una sorta di otto all’infinito. Gli ultimi due stralci sonori
dell’album sono lunghe suite che superano i ventitré
minuti, la prima dal titolo “Babel” e la seconda “Creatur”.
Suoni, stati mentali…. Buio.
Quindi Paolo Catena ci presenta il suo secondo quadro musicale con
la consapevolezza di non voler sembrare, ma essere. MS
Ogni brano è un vero quadro che potete vedere ed ordinare contattando
l’artista: https://www.facebook.com/pages/PAOLO-CATENA/212382152133512?fref=ts
Altre recensioni: Quadrimusicali; Quadrimusicali
3; Quadrimusicali 4
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