Rock Impressions

Paolo Catena - Quadrimusicali 3
PAOLO CATENA - Quadrimusicali 3
Selfproduced
Distribuzione italiana: download
Genere: Sperimentale / Psichedelia / Elettronica
Support: CD - 2014


Catena continua il suo percorso di ricerca musicale proseguendo con la serie dei “Quadri Musicali”, mi sembra doveroso ricordare che Paolo è anche un apprezzato pittore astratto e ultimamente si è dedicato con grande impegno in questo suo percorso artistico parallelo a quello musicale, non a caso le sue ultime produzioni si chiamano appunto così, perché oggi, ma in un certo senso è sempre stato così, per Paolo non si può scindere il percorso in rami diversi, ma sono tutte facce dello stesso progetto, all’insegna di un viaggio introspettivo molto profondo.

Rispetto a Quadri Musicali 2, che era interamente elettronico, questo vede in buona parte l’uso combinato della chitarra e dell’elettronica e talvolta compare anche la batteria. Anche se l’atmosfera è per certi versi molto vicina a quella del disco precedente, la chitarra conferisce ai brani una nuova profondità. Paolo non ha costruito dei pezzi canonici, ci avrebbe sorpreso se lo avesse fatto, piuttosto continua a sperimentare con grande libertà espressiva. Se volete delle coordinate, potete sempre pensare a musica cosmica, Paolo è totalmente affascinato dall’improvvisazione e potete immaginare degli Hawkwind più psichedelici e ipnotici, mescolati ai Tangerine Dream o ai Popol Vuh, tutto molto strumentale e ancora quando canta Lola nel quarto e nel sesto brano bisogna immaginare la voce come uno strumento e non come alfiere di un testo. Rimane il senso palpabile di mistero, le tinte oscure sono sempre presenti, Paolo ci guida con mano sicura nei meandri della nostra psiche e svela l’intimo con note dilatate e precise, lame che lacerano il buio, c’è da chiedersi quanti hanno voglia di mettersi in viaggio sulle note di Catena, non è un percorso facile. Ma non c’è solo oscurità, il cammino è sempre verso la luce. È quasi offensivo parlare di singoli brani, il disco si snoda come un lavoro unico, come se la rivelazione dovesse arrivare alla fine del disco.

Rispetto ai precedenti due dischi sento un Catena sempre più maturo, il suo percorso è tutto collegato, ma ogni uscita è come un pezzo di mosaico che completa un grande quadro, l’opera di un artista tanto controverso quanto geniale. GB

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Paolo Catena per il suo progetto Quadrimusicali sembra essersi stabilizzato nella cadenza annuale, oggi giunto alla sua terza esecuzione. Spazio a suoni per raccontare stati d’animo e situazioni umorali. Sei tele sonore per una durata media di undici minuti l’una. Questa volta si presenta anche la chitarra, oltre che accenni di ritmiche su di un tappeto di suoni synth. La chitarra è suonata con un martello! Tutto questo ha il titolo “Aural Machine”. Alcuni frangenti rimandano al Krautrock ed allo Space Rock. La chitarra ruggisce, si lamenta, è sostenuta, echeggiante…. In un termine soltanto: Psichedelica.

“Event” è ciclica, un suono che circonda il cervello a volte correndo attorno ad esso e in alcuni tratti quasi in stand by. Sorge inquietudine, profondità interna all’io, tutto questo può spaventare l’ascoltatore, come spaventano le cose di cui non abbiamo la conoscenza. Ma anche deja vu, sensazioni di essere già stati supportati da questi suoni nella vita, forse Catena ha la capacità di cogliere quelle frequenze quotidiane a cui non diamo peso, riuscendo a dargli volume, una vera e propria voce. Una identità. Fantastico.

Come suggerisce il titolo, “Metalmind” è più aggressiva, distorta, la chitarra qui ha un ruolo più fisico, centrale. Lamento lacerante dello strumento, agonia senza fiato per un suono oscuratamente logoro. Serve capacità mentale per addentrarsi in questo quadro musicale. Destabilizzante.

E nuovamente, come suggerisce il titolo, “Pulse” ha il battito accelerato di un cuore in corsa. Suoni industrial, elettronica a sostegno del concetto. Euforia catartica.
Ritmo cadenzato per “Slow Drums”, non poteva essere altrimenti. La batteria al centro di questo vortice sintetico ed avvinghiante, a tratti sospende il suono, come fosse spaventata, circondata dai suoni, e quindi quasi catturata. Corre nella sua voglia di libertà in maniera ansiosa, trattenuta, eterea, con la speranza di non essere soffocata e raggiunta. Uno stato d’animo che raramente mi è capitato di vivere.

“Quadrimusicali 3” si conclude con “Space Tempest” e la sua elettronica futurista. Ma quello che ho ascoltato difficilmente me lo leverò dalla mente.

Catena mi ha marchiato a fuoco, a mia insaputa. L’estraneazione che si ha dalla realtà, dura più tempo dell’ascolto del disco, quindi siete avvisati! MS

Ogni brano è un vero quadro che potete vedere ed ordinare contattando l’artista: https://www.facebook.com/pages/PAOLO-CATENA/212382152133512?fref=ts

Altre recensioni: Quadrimusicali; Quadrimusicali 2; Quadrimusicali 4

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