Rock Impressions

Christian Death
CHRISTIAN DEATH - Love and Hate
Jungle Records

Era l'89 e il divorzio fra Rozz Williams e Valor si era già consumato inesorabilmente, ma il gruppo, ormai privo di tutti i membri fondatori, continuava a sfornare dischi con una sorprendente vitalità.

Questo CD raccoglie in un unico album una selezione estratta dai lavori All the Love e All the Hate. Non conoscendo i due dischi in questione non so dirvi se la selezione abbia rispettato l'originalità iniziale, sta di fatto che per me i Christian Death erano Rozz Williams e questo lavoro non mi emoziona più di tanto.

La musica per fortuna è molto sperimentale, un crossover fra il punk e il doom con qualche ballata per sonnambuli, mentre Valor è un ottimo interprete, il risultato è interessante, ma manca quella poesia e quel romanticismo disperato che il gruppo ha saputo esprimere nei primi (capo)lavori.

La copertina fortemente blasfema del CD presenta la Vergine Maria che tiene fra le braccia un bambino con la faccia di Hitler. Potremmo discutere a lungo sull'ambiguità di questo artwork: il gruppo è formato da satanisti dichiarati, mentre storicamente sono state trovate prove di forti e indiscutibili simpatie nelle alte gerarchie del regime nazista per il satanismo, senza dimenticare che la Dark Wave ha espresso anche molti artisti di "destra". Tra l'altro sono stati trovati documenti dove Hitler pianificava la distruzione dei cristiani, una volta completato lo sterminio ebreo, spunti sufficienti per criticare aspramente la cover, ma è un discorso lungo e troppo articolato e questa non è la sede opportuna.

Quello che mi preme sottolineare è che siamo lontani dalle alchimie che hanno elevato questa band fra i leader del movimento dark. Comunque, essendo un disco molto sperimentale, questo lavoro possiede un suo fascino malsano. Troviamo ad arricchire il CD il brano inedito "Temple of Desire" dove Valor sembra un incrocio fra Stiv Bator e Nick Cave e ricorda la famosa "Lacrima Christi", song uscita per il solo mercato italiano, più una traccia CDR del video di "We Fall Like Love" il brano del disco più vicino al repertorio classico del gruppo. GB

Altre recensioni: The Bible; Born Again Anti Christian; Lover of Sin; Cleopatra Recordings



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