Rock Impressions


CHRISTIAN DEATH

1) Sleepless Nights
2) The Iron Mask
3) Invocations
4) The Path Of Sorrows
5) Rage Of Angels
6) Death In Detroit
7) Death Mix

8) Skeleton Kiss


Locomotive

La Locomotive ha ristampato per il mercato europeo ben otto CD (nella presente recensione manca solo il mini Skeleton Kiss) usciti negli USA fra il '90 e il '96 per la Cleopatra Records. Un'operazione coraggiosa che rende disponibile una vasta raccolta di materiale di grande valore, che consente di approfondire la conoscenza dei Christian Death, il gruppo più dark del pianeta.

Questo materiale fu pubblicato da Rozz Williams, fondatore del gruppo e vera mente di quel folle progetto musicale, in alternativa alla formazione ufficiale rimasta priva del suo contributo. Consumata l'uscita dal gruppo da ormai cinque anni, l'interesse dei fans fu tale da far tornare Rozz sui suoi passi, ma separatamente da Valor e Gitane Demone che, a parte la breve parentesi Sin And Sacrifice, continuarono ad abusare del nome dei Christian Death. Purtroppo Rozz non seppe trovare nella propria arte la forza per vivere e si suicidò nel '98, ma per fortuna la sua provocativa testimonianza artistica è rimasta per tutti.

1) Live che celebra il ritorno di Rozz coi Christian Death, in contrapposizione a quelli capeggiati da Valor. Al suo fianco ritroviamo Rikk Agnew alla chitarra e Eva O. Sebbene la registrazione non sia esaltante, un'energia incontenibile pervade tutto il CD e testimonia una grande atmosfera.

2) Contiene nuove versioni dei classici del gruppo, la resa sonora è molto ruvida e punk e sembra più un disco dal vivo che in studio, secondo Rozz fu un grande errore pubblicarlo, per me invece restituisce tutta la forza espressiva del suo talento in una forma primitiva e molto istintiva.

3) La prima parte raccoglie dieci brani live tratti da registrazioni illegali di bassissima qualità, mentre la seconda contiene quattro ruvide versioni demo registrate in studio. L'interesse per questo disco risiede nell'atmosfera seminale e primitiva delle registrazioni, ma penso che attirerà solo i veri fans del gruppo.

4) Finalmente un nuovo album in studio ed è subito un Rozz in grande forma, poetico e folle, rituale ed esoterico, romantico e depravato, in altre parole ispirato. Un disco che ogni vero amante del dark deve possedere. E' anche il disco preferito da Williams fra quelli realizzati coi Christian Death.

5) E' il disco in studio che segue (4) anche se è stato composto nello stesso periodo possiede un'atmosfera diversa molto più inquietante, come se il suo stile si fosse avvicinato alle follie apocalittiche dei Death In June, ma la sua grinta esplode in brani come "Lost Minds". Apice è "Still Born/Still Life". Ritroviamo finalmente lo stesso Rozz di Only Theater Of Pain.

6) Album sperimentale, quasi un lavoro chirurgico su alcuni brani riletti in chiave techno, in particolare viene riproposta la cover del brano "Death In Detroit" di Bowie in quattro differenti missaggi più altri quattro brani. Originale rielaborazione industrial non priva di un certo fascino.

7) Seconda raccolta di cover in chiave elettronica semi dance come per (6), a parte qualche episodio di grande spessore, come quello offerto dai bravissimi Laibach, non è materiale indispensabile, da un lato mette in luce quanto sia poco innovativa la contemporanea scena tedesca di techno goth, ma è anche un bel tributo.

Cosa aggiungere? I Christian Death (quelli di Rozz Williams) meritano tutta la nostra attenzione perché sono stati un gruppo unico, che ha influenzato un genere fino a reinventarlo, non hanno avuto un grande successo, ma Marilyn Manson senza di loro non ci sarebbe stato. Band così forse non ce ne saranno più. GB

Altre recensioni: The Bible; Born Again Antichristian; Love and Hate; Lover of Sin


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