Il
Prog Metal ha preso diverse ramificazioni nel corso della sua esistenza,
pur essendo un genere musicale ben definito. I Rush hanno insegnato,
i Dream Theater sviluppato ed i Tool sperimentato, questo solo per
fare tre nomi. In questo labirinto sonoro si districano anche altre
band, fra le quali quella del geniale Daniel Gildenlow, i Pain Of
Salvation. Questa premessa per cercare di catalogare la proposta di
questi tedeschi dal nome Dark Suns. Diversi i punti in comune, anche
se il suono che si aggira in “Grave Human Genuine” è
davvero Dark. Niko Knappe al microfono alterna parti vocali pulite
al Growling, tanto da ricordare a tratti anche i primi Anatema. Buono
il lavoro svolto dal fratello Maik Knappe alla chitarra.
Questo “Grave Human Genuine” è il naturale sviluppo
sonoro del precedente “Existence”. La band qui mostra
più carattere, malgrado i richiami gia citati, siano a volte
troppo marcati. Osano i Dark Suns, ascoltate “Flies In Amber”
e sono certo che ne resterete colpiti. Dipende anche da cosa si cerca
nella musica, ovviamente chi segue questo filone in teoria cerca l’innovazione
e del carattere ed i tedeschi, per questo verso stanno lavorando alacremente.
“Thornchild” si apre tristemente con arpeggio e piano
e si sviluppa in aree sognanti e Progressive, con un cantato iniziale
quasi alla Opeth. Negli otto minuti, riescono ad emozionare in un
crescendo ammaliante. Nei dieci minuti di “Rapid Eyes Moment”
le tastiere ci propongono orchestralità ampie per poi lasciare
spazio al suono elettrico alla My Diyng Bride.
Le atmosfere sono sempre oscure e questo per chi non è amante
della cosa, potrebbe essere un limite del cd. Caldo il basso di Kristoffer
Gildenlow (Pain Of Salvation-Arcana-Dial) in “Amphibian halo”,
un tocco sensibile all’animo di chi ascolta. Fanno nuovamente
capolino gli Opeth in “Free Of You”, uno dei momenti più
devastanti di “Grave Human Genuine”, ferocia ed eleganza
per un risultato davvero destabilizzante. Chiude “Papillon”,
in sintonia con quanto ascoltato sino ad ora. La voce di Knappe a
volte mi ricorda quella di Hogarth dei Marillion.
Insomma di cose ne ho dette anche troppe, rischierei solo di inquinare
le idee.
Questo cd lo consiglio vivamente a tutti coloro che vivono la musica
degli artisti che ho menzionato, agli altri ovviamente consiglio di
stare alla larga e di risparmiare i soldini…di questi tempi….
MS
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