Il
gothic metal sinfonico ha trovato dei nuovi eroi in questi Epica,
band dal nome molto esplicito, che segue le gesta di After Forever
e Nightwish. In particolare sembrano dei cloni dei primi, coi quali
condividono il chitarrista e cantante Mark Jansen.
Ora se uno non avesse mai ascoltato i gruppi citati troverebbe irresistibili
questi Epica, ma il confronto è impietoso anche perché
gli After Forever battono ai punti gli Epica sia perché sono
venuti prima, sia perché hanno delle composizioni più
interessanti e anche perché la singer Floor Jansen è
meglio della pur brava Simone Simons.
La musica però non si discosta molto e i fans degli After Forever
troveranno un degno sostituto, brani come "Cry For the Moon"
sono praticamente identici a quelli degli AF, le orchestrazioni e
la produzione sono molto curati e questo è un punto a favore
degli Epica, ma non bastano per coprire la mancanza di originalità.
L'album è composto da nove pezzi mediamente lunghi con una
sezione di otto archi che sostiene l'impalcatura dei brani e un coro
di sei cantanti a rafforzare le melodie. Spiccano tracce come "Façade
of Reality" e "Run for a Fall" con i loro intrecci
di musica classica e metal serrato e crudele, con le apeture ariose
e i cori epici, anche se alla fine è sempre la stessa minestra
girata e rigirata, una formula che all'inizio era eccezionale, ma
che oggi sta per raggiungere il limite di saturazione. Il disco comunque
è bello e ben prodotto e piacerà da matti ai fans del
genere. GB
Altre recensioni: We Will Take You With Us;
The Score; The Divine
Conspiracy
Sito Web
|