Se
c’è una formazione giapponese che merita di entrare nel
novero delle grandi del prog internazionale questa è proprio
quella dei KBB del talentuoso violinista Akihisa Tsuboy. La miscela
dei nostri è composta da elementi di jazz rock e di rock sinfonico,
con accenni anche di world music, in particolare celtici e orientali,
in un connubio altamente originale, che stà facendo breccia
nel cuore di un sempre maggior numero di appassionati.
La band è nata nel lontano ’92 e all’inizio Akihisa
suonava anche la chitarra, per poi passare gradualmente ad abbandonare
la sei corde in favore del violino, con il quale tocca delle vette
espressive davvero notevoli. E’ solo nel 2000 che arriva il
primo album, che colpisce subito critica e pubblico. Nel 2004 il gruppo
ha suonato al Bajaprog insieme ad Arti E Mestieri e Anekdoten ed è
già in scaletta anche per il 2006. Con questo live il gruppo
è giunto al terzo album e in lista troviamo sei tracce prese
dal secondo album, due dal primo e una composizione inedita. Dal vivo
il gruppo non perde un grammo del proprio carisma, il violino è
sempre strepitoso e ci offre delle partiture ora romantiche, ora ossessive
e graffianti, nella migliore tradizione di gruppi come i Van Der Graaf.
Non mancate di cercare gli album di questa formazione eccezionale,
perché è impossibile non innamorarsi del loro sound
poetico e aggressivo al tempo stesso, con dei musicisti che non cercano
di sorprenderci con virtuosismi sperticati e fine a se stessi, ma
che cercano prima di tutto di fare ottima musica. GB
Altre recensioni: Lost and Found; Four
Corner's Sky; Proof of Concept
Interviste: 2006
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