Davvero
un destino beffardo questo di Michael Kiske, stampato come un tatuaggio
sulla pelle ha nel proprio curriculum quel “Keeper Of The Seventh
Keys” Pt.II” che inevitabilmente gli segnerà tutta
la carriera. Malgrado lui stia facendo il possibile per distaccarsi
dal Metal e dagli Helloween in primis, la stampa non riesce proprio
a fare altro che rovistare nell’ambito. Michael ha legato la
sua bellissima voce ad un opera Metal troppo importante ed è
per questo che non riesce a scrollarsi di dosso questo macigno.
Chi con il precedente Place Vendome vedeva tutte le premesse per un
ritorno almeno all’Hard Rock, all’ascolto di “Kiske”
rimarrà certamente deluso. La strada del Pop è intrapresa,
già all’ascolto di “Fed By Stones” è
chiara la matrice sonora. Il pezzo è di per se elementare,
acustico e scivola via come un bicchiere d’acqua. In “All
Solutions” il songwriting è più maturo, comunque
poca cosa rispetto a molto altro Pop. Le parti di chitarra solista
sono affidate a Sandro Giampietro, mentre la batteria ed il basso
a Karsten Nagel e Fontane Burnett. Già meglio con “Knew
I Would”pur sempre restando in sintonia con il precedente brano.
Più intimistico “Kings Fall”, delicato come la
copertina del disco dal quale fuoriesce tutto l’amore di Kiske
per queste sonorità. Questo cd è dunque un piacere per
alcuni ed una tortura per altri, da sottolineare la volontà
di cambiare e di voler fare qualcosa di diverso da parte di un artista
che non ha, a questo punto, che da perdere nel cambio repentino di
carriera. L’ascolto continua con “Hearts Are Free”,
quasi stancamente, non tanto per quanto detto sin d’ora, ma
per un songwriting francamente troppo debole. Meglio in “The
King Of It All” dove almeno la voce fa capolino in certe altezze
a noi care. “Sing My Song” e “Truly” sono
leggere come l’aria, mentre è con “Painted”
e certe sonorità Oasis che Kiske ci strappa il consenso. Si
chiude con la buona “Sad As The World” e “Slently
Craving”.
Personalmente guardo il lavoro solamente sotto l’ottica artistica
e vedo alti e bassi, molti lati da smussare, se si vuole entrare a
pieno merito nell’intricato mondo del Pop Rock. Per il resto
nutro molto rispetto per un artista che ha saputo mettersi in discussione
solo per il piacere di fare ciò in cui crede, oggi quando mai?
MS
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