Numerose
uscite in questo periodo per l’artista tedesco ex voce degli
Helloween. Dopo i Place Vendome ed il lavoro solista in uscita in
questi giorni dal titolo “Kiske”, è il momento
della ristampa del primo disco solista “Istant Clarity”.
Dopo la dipartita dal famoso combo di zucche, Michael decide di prendere
un momento di pausa per ricomparire nel mercato musicale nel 1995
come guest vocalist in “Land Of The Free” dei Gamma Ray.
Solo poco dopo realizza questo cd con la partecipazione straordinaria
di Kai Hansen ed Adrian Smith (Iron Maiden) alle chitarre.
E’ ovvio che le recenti vicende che lo vedono coinvolto nell’
allontanamento dal Metal sono ancora distanti, non a caso la scelta
di due chitarristi così altisonanti. C’è dunque
Hard Rock fra i solchi e la voce di kiske è emozionante come
nei tempi migliori. C’è da chiedersi comunque perché
un taglio così netto con il passato, non trovi allo stesso
tempo la coerenza di lasciare alle spalle certe canzoni. La risposta
in parte la ritroviamo nel cd, una chicca per gli amanti del tedesco,
il quale allega ben tre bonus tracks ed un brano registrato per il
mercato giapponese dal titolo “A Song Is Just A Moment”.
I tre brani inediti hanno i seguenti titoli: “I Don’t
Deserte Love”, “Scared Grounds” e “Can’t
Tell”. Potrebbe in definitiva sembrare una mossa commerciale
questa della Frontiers, ma “Istant Clarity” è così
gradevole che sarebbe stato un peccato lasciarlo nel dimenticatoio,
da qui il consenso viene spontaneo. Davvero bella “Be True To
Yourself”, ma per giungere verso il Metal bisogna attendere
“The Calling”, molto Iron Maiden style. Più anonima
“Somebody Somewhere”, mentre ottima è la semiballata
“Burned Out”. Ancora Iron Maiden con “New Horizons”
e qualche influenza Giunge in “Hunted”. C’è
molto sentimento in “Always” e “Thanx A Lot !”,
a parte l’assolo di chitarra, è francamente imbarazzante.
Gli spunti più interessanti arrivano da qui a venire solamente
dalle bonus tracks, tutte gradevoli e rivolte verso il Pop melodioco,
come le sue ultime realizzazioni. Null’altro da dire se non
da sottolineare la buona produzione sonora, per il resto la scelta
ora spetta a voi. MS
MySpace
Altre recensioni: Kiske; Past
in Different Ways; Amanda |