Rock Impressions

Michael Kiske - Past in Different Ways MICHAEL KISKE - Past in Different Ways
Frontiers Records
Distribuzione italiana: Frontiers
Genere: Heavy Metal
Support: CD - 2008

Del passato del singer tedesco Michael Kiske sappiamo quasi tutto, dai primi passi coi seminali Helloween, fino alla carriera solista, senza dimenticare il discreto progetto Place Vendome, condiviso con membri di Pink Cream 69 e Vandenplas. Questo Past in Different Ways è il nuovo album solista ed è un album che sorprende, il nostro ha riarrangiato in versione acustica e più rock i brani del periodo Keeper of the Seventh Key I e II e il risultato è a dir poco brillante. Kiske ha una lunga carriera alle spalle, ma ha sempre centellinato i suoi lavori e ha scelto con cura quando e come mettere mano ad un nuovo disco, mantenendo alta la propria produzione e non sfugge a questa regola il presente dischetto.

“You Always Walk Alone” ci presenta subito un sound intrigante fin dall’apertura col violino, poi il brano si snoda su un terreno struggente ed epico ai limiti del prog, con le chitarre acustiche che ricamano un tappeto intenso e avvolgente, mentre Kiske ricorda molto Dickinson con le sue tonalità pulite ed aggressive, da perfetto singer anni ’80. Anche in “We Got the Right” le chitarre acustiche dominano, anche se la canzone suona forte come se fosse elettrica, i pezzi prendono nuova vita, quasi come se fossero sempre stati così, anche se l’origine heavy è sempre piuttosto riconoscibile nelle parti ritmiche. Oltre alle già citate sono stupende anche “I Believe”, “In the Night”, “Kids of the Century”, ogni singola canzone è resa con grande devozione e intensità. In chiusura c’è anche una track nuova, “Different Ways”, una ballata rock che svela tutta l’anima romantica di Michael, che è sempre più lontano dagli esordi metal, ma che sembra aver trovato la propria dimensione.

Difficile restare indifferenti ascoltando questo disco, certo chi non ama i dischi acustici e ha bisongno di decibel sparati a raffica non deve accostarsi a questa musica, ma credo che tutti prima o poi abbiamo bisogno di coltivare anche un po’ di romanticismo e con questo album la cosa riesce davvero bene. GB

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