Rock Impressions

Giorgio Maggiore - Dentro ai Tuoi Sogni GIORGIO MAGGIORE - Dentro ai Tuoi Sogni
Selfproduced

Genere: un mix di Prog e New Wave
Support: CD
- 2008

L’artista milanese Giorgio Maggiore torna con l’annunciato terzo album, rimane la formula dell’autoproduzione e la scelta di fare tutto da solo, solo il mastering è stato affidato a Mauro Berchi. Per quanto riguarda invece le composizioni il nuovo disco si discosta dai precedenti, viene dato più spazio alle parti strumentali, mentre quelle cantate sono state molto ridimensionate.

Il brano di apertura “Bagliori di Luce” è uno strumentale molto poetico dominato dal pianoforte, il gusto è neoclassico con sfumature darkeggianti e dimostra una buona sensibilità del nostro. “Illustre Sconosciuto” è una lunga piece, prevalentemente strumentale, i primi cinque minuti sono impegnati da visioni lisergiche accompagnate da una chitarra acustica melliflua, giri soffusi nello stile new wave primi ’80, che è sempre molto presente nelle produzioni di Maggiore. Si può parlare dell’incontro della tradizione prog psichedelica settantiana con la musica inglese degli anni ’80, ne esce un sound personale piuttosto interessante. Il cantato arriva nella seconda metà del pezzo, che si fa più elettrico e dark, la produzione della voce è migliorata rispetto ai due dischi precedenti, anche se il risultato finale non è eccezionale. “Divertente” è più atmosferica della precedente, anche se è sulla stessa linea armonica, con dei suoni di chitarra molto garage. “Mi Ascolterai?” continua la ricerca di Maggiore verso sonorità garage e sixties, condite di psichedelia, uno dei primi amori del nostro, si sente che alle spalle Giorgio ha una discreta cultura musicale, devo dire però che il cantato continua a non convincermi, anche se i testi sono poetici e ricchi di suggestioni. Ne “Il Sogno Infinito” Maggiore torna a deliziarci con una piece pianistica, dove ritroviamo tutta la sua sensibilità poetica e malinconica espressa al meglio. Piuttosto complessa è “Il Tuo Fiore Vero”, sembra un brano degli Spiritualized. “Addio G” è un terzo strumentale con pianoforte, non molto diverso dai due precedenti, offre un’altra opportunità di gustare il lato più romantico dell’artista. Chiude l’intimista “La Grande Bolla”, che forse ha la costruzione armonica più interessante e ricercata dell’intero album, si tratta di un pezzo che ha varie faccie, fra Cold Play e certo cantautorato alla Jannacci e Gaber.

La volontà e il coraggio di fare tutto da soli sono più che lodevoli, ma continuo ad essere convinto che se Giorgio dovesse riuscire a trovare dei compagni di viaggio, questo lo aiuterebbe a smussare le spigolosità che permangono, in particolare a livello vocale. Comunque si tratta di un disco in crescita e Maggiore si dimostra in possesso di una buona sensibilità artistica. GB

Altre recensioni: Oasi di Cemento + I Colori che...; Radio Anima; La Danza nel Labirinto

Sito Web
Per un assaggio: www.myspace.com/giorgiomaggiore


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