I
nostri lettori più attenti forse hanno già incontrato
il nome di Giorgio Maggiore, un musicista milanese con una lunga storia
alle spalle e quattro album solisti con questo Radio Anima. Nella
musica di Giorgio c’è la tutta la sua voglia di portare
avanti con passione e tenacia l’amore per quest’arte contro
tutte le difficoltà e questo è proprio il messaggio
nascosto nel testo della canzone che da il titolo al disco.
Il primo brano è proprio “Radioanima”, una suite
composta di tre parti, che presenta le qualità compositive
di Giorgio, un artista che cerca di evitare le banalità e le
soluzioni facili, in favore di una introspezione che sulla lunga distanza
ripaga l’ascoltatore attento. Il testo è critico e moderatamente
caustico e trovo anche molto autobiografico. La musica è piuttosto
psichedelica, con echi di Smiths e Pink Floyd. Dolcissima la parte
finale di pianoforte. Molto sixties è il giro di chitarra di
“Liberi”, che ricorda certo beat anche nel cantato. “Speranze
Tradite” è una ballata strumentale per pianoforte, dove
Maggiore mostra il suo lato più romantico e intimista, sicuramente
piacevole. “La Porta” prosegue nel cammino di approfondimento
introspettivo di Maggiore, ma colpisce meno dei precedenti. Molto
bello il giro acustico di chitarra che domina la strumentale “Rintocchi”.
“Ricordi Improvvisi” è la seconda ballata per pianoforte
e devo dire che Giorgio è davvero bravo a costruire delle armonie
con questo strumento, forse a qualcuno potrebbe risultare un po’
troppo malinconico, ma a me piace così. “Inno”
ci porta in territori ai limiti dello space rock, con riferimenti
che riportano a Klaus Schulze e alla musica sacra. Nell’ottavo
brano a sorpresa Maggiore si esibisce in tedesco, una scelta sicuramente
coraggiosa e che ancora una volta ci ricorda certo krautrock settantiano.
“In Fondo all’Anima” è un brano un po’
alla Julian Cope, che come suggerisce il titolo va ancora più
in profondità. La conclusiva “Pensieri Immortali”
è un’ultima ballata per pianoforte e ci congeda in punta
di piedi da questo nuovo lavoro di Maggiore.
Radioanima è senza dubbio il disco più riuscito di Giorgio,
sotto tutti gli aspetti, certo ci sono ancora spazi per migliorare
qualcosa, la voce ad esempio si è affinata, ma non è
il punto forte del nostro. L’incisione è buona, bisogna
tenere a mente che Giorgio, come sempre, ha fatto tutto da solo e
senza l’aiuto del computer e questo non è un pregio da
poco. Ma in fondo Radioanima è un disco che piace per la sua
onestà, un disco dettato dalla passione e che solo un vero
appassionato di musica può capire fino in fondo. GB
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Sito Web
Per un assaggio: www.myspace.com/giorgiomaggiore
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