E' noto a tutti che chi segue il genere Progressive Rock è
un fans attento, critico ed incallito, per cui sono certo che molti
di voi già avranno sentito nominare almeno una volta i finlandesi
Overhead. Nelle scene dal 2002 con "Zumanthum", il quintetto
giunge al quarto lavoro da studio, in un crescendo di personalità
interessante. Le atmosfere nordiche si vanno a riflettere inesorabilmente
fra i brani dell'album, quindi tracce di Folk vanno a miscelarsi al
Rock Prog ed al Metal.
Le parti più interessanti risultano essere quelle strumentali,
a dimostrazione di una avvenuta coesità fra gli elementi oltre
che di una notevole preparazione tecnica. La confezione che accompagna
il cd è cartonata e rappresenta uno stato psichedelico in 3d,
ovviamente si necessita di occhiali appositi per goderne il risultato.
Nove sono le tracce che compongono "Of Sun And Moon", tutte
attente alle melodie, perchè nel Prog come nel Metal, certe
sensazioni vanno a braccetto.
In "Lost Inside 2" chi rende tutto etereo e sospeso sono
le tastiere di Tarmo Simonen. La prestazione vocale di Alex Keskitalo
è come al solito convincente, così la prova della sezione
ritmica composta da Janne Pylkkonen (basso) e Villie Sjoblom (batteria).
Nette e taglienti le chitarre di Jaakko Kettunen, valorizzate da una
cristallina produzione sonora.
Gli Overhead rispetto ai lavori precedenti induriscono di poco il
sound, pur privilegiando sempre le melodie proprio come già
detto.
"Berlin" è un perfetto esempio di Rock attuale (anche
nelle sonorità) che si sposa perfettamente con la causa Prog,
a testimonianza che i generi non sono per nulla incongruenti. Intelligenza
compositiva che potrebbe urtare la sensibilità del Prog fans
di vecchia data, quello che con difficoltà riesce a digerire
nuove soluzioni elettriche, specie se si avvicinano a band quali Rasmus
e similia. Quello che scaturisce da "Of Sun And Moon" è
un puzzle ben preciso, con un occhio di riguardo ai suoni, ma soprattutto
agli arrangiamenti. Di tanto in tanto fanno capolino anche i Porcupine
Tree, altra band che ha stravolto il mondo del Rock odierno. Ritornelli
che funzionano, passaggi diretti, anche se non disdegnano di tecnica
e caratura. Gli Overhead stanno puntando più al cuore che alla
mente e si stanno distaccando sempre più dal termine Prog per
il dolore dei vecchi fans, ma per la gioia dei nuovi.
L'arte non ha un indirizzo preciso, ma l'artista a mio avviso è
colui che sempre sa comporre per il piacere proprio, se poi incontra
anche il gusto delle persone, è anche meglio!
"Of Sun And Moon" è comunque un disco giovane che
piace, volenti o nolenti MS
Altre recensioni: Metaepitome; And
We're Not Here After All
Live: 2014
Sito Internet
|