Abbiamo
incontrato i Quikion nel primo speciale dedicato al prog giapponese
e ne abbiamo tessuto le lodi per quell'approccio semplice ed elegante,
denso di poesia e di bellezza, che abbiamo ascoltato.
Yoru No Harp è la seconda release del gruppo e il primo vero
album con dieci composizioni sublimi. Musica da meditazione, rilassamento
e contemplazione, ma non si tratta di un atteggiamento passivo, anzi
ci si immerge nelle note melodiose degli strumenti acustici e nel
canto onirico della soave Yukiko. Un mix molto personale e intrigante
che ci porta ad affrontare un viaggio nel cuore dei nostri sentimenti
più intimi.
Suoni leggeri e sospesi in un mondo senza tempo e senza fretta, dove
l'unica legge è l'armonia. Sembra proprio che questi artisti
si siano persi, sorseggiando del the, in un mondo talmente lontano
dalla quotidianità moderna da sembrare degli alieni. Rispetto
ad Halleluia! questo album contiene molti riferimenti anche alla musica
tradizionale giapponese, ma non manca un forte sapore europeo, da
passeggiate estive in bicicletta lungo un fiume silenzioso.
Questo disco è da gustare lentamente, con la stessa intensità
e lo stesso piacere di quando si sorseggia un vino passito. Incantevole!
GB
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