Questa
volta Rock Impressions vuole trattare un genere musicale non consono
al proprio operato, ci incontriamo con un artista, saggista e compositore
di musica contemporanea, Vincenzo Ramaglia. Ramaglia è diplomato
in composizione al conservatorio “Santa Cecilia” di Roma
e non è poi così distante dal nostro modo di concepire
la musica, ossia la sua sperimentazione è cugina del Progressive,
ovviamente non nel senso musicale, ma ideologico. Fondere sonorità
in maniera inconsueta, con strumenti come il flauto (di Birgit Nolte),
il clarinetto (Massimo Munari), il Sax (Massimo Mazzoni) ed il pianoforte
(Giulio De Luca).
Perché Formaldeide? La formaldeide colpisce ed incuriosisce
l’artista, il quale vede in lei uno stridente connubio fra la
piacevole musicalità della parola ed il proprio agghiacciante
utilizzo, il mantenimento della materia dei corpi in generale. Questa
divaricazione è buona assonanza con la musica proposta da Ramaglia,
la melodia con la ricerca, il bianco ed il nero. Per tutto ciò
serve un orecchio preparato, un orecchio almeno spolverato di musica
contemporanea, anche se in “Formaldeide”questa non è
assolutamente portata all’esasperazione. Non c’è
da stupirsi dunque se vi cito influenze come Bartok, Ravel, Stravinskij,
ma anche autori moderni come Dead Can Dance, Radiohead, Bjork, Sigur
Ros e così via. Suoni modulati, spazi silenziosi rarefatti
e metafisici fanno riflettere, pensare a volte disturbare ma certamente
sono una formula chimica che non passa di certo inosservata. Simmetrie
sonore che si ripetono ciclicamente suddivise in otto tracce senza
titolo, tutte di una durata media di sei minuti.
L’impegno di Ramaglia è totale, concentrato, studiato,
un modo di affrontare i suoni che lascia spiazzati ma anche piacevolmente
colpiti dalle sue sfumature. Con “Formaldeide” la musica
contemporanea si da una rinfrescata, diventa più accessibile
anche ad un pubblico non proprio preparato. Ramaglia strizza l’occhio
all’ambient e come dice nelle note all’interno del cd
: “E chi pensa ancora che 1+1 sia uguale a 2?”. La matematica
non è un opinione, è vero, ma per fortuna la musica
sì e la mia è sinceramente portata ad un plauso per
questo compositore che, coraggiosamente, cerca di spostare un colosso
inamovibile verso nuove lande. Buona fortuna e buon lavoro. MS
Altre recensioni: Chimera; PVC
Smoking
Chi è disposto ad ascoltare questo contenitore sonoro lo può
fare contattando Vincenzo Ramaglia al suo MySpace
oppure all’indirizzo: v_ramaglia@yahoo.it
|