Che
bella notizia! Mancava solo Barry Goudreau nella scuderia Frontiers
per completare la serie di stelle che mi stavano a cuore, che meritavano
di essere riportate in luce. Penso di essere uno dei pochi ad avere
l’intera discografia di questo artista troppo spesso dimenticato.
Inutile ricordare che lo troviamo sui primi due imperdibili album
dei Boston, discreto il suo solista anche se un po’ troppo debitore
del suo gruppo d’origine, ma l’unico splendido album degli
Orion The Hunter è assolutamente imperdibile per tutti gli
amanti dell’AOR. Il nostro eroe ci ha riprovato con gli RTZ,
in compagnia di quella grande ugola che risponde al nome di Brad Delp
(lui pure nei Boston), coi quali ha pubblicato un primo disco omonimo,
seguito da Lost pubblicato postumo, ma i tempi non erano più
favorevoli al rock melodico e calò impietosamente il sipario
sulle ambizioni del nostro. Barry comunque non si è perso d’animo
e si consola in compagnia della brava e grintosa Lisa Guyer, con cui
incide due piacevoli dischi pieni di energia, relegati però
al solo mercato USA.
A inizio anno ecco il miracolo: Delp e Goudreau tornano a scrivere
insieme e nasce il disco Delp And Goudreau, appunto, che abbiamo recensito
sul numero 181 di Marzo. La Frontiers sempre molto attenta non poteva
lasciarsi scappare questa ghiotta occasione ed ecco che pubblica in
un doppio cd dei brani inediti incisi dagli RTZ prima del debutto
e Delp & Goudreau, finalmente disponibile anche per il nostro
mercato.
Per quanto riguarda il primo cd il dubbio è “si tratterà
di minestra riscaldata?” Beh vi posso assicurare che ogni amante
del rock melodico che si rispetti non può non amare le melodie
graffianti ed energiche e al tempo stesso piene di luce e di vita
espresse dalla sei corde di Goudreau e dall’ugola d’oro
di Delp. Brani senza tempo che sanno entrare nel cuore con una facilità
insospettabile. Ci sono momenti molto bostoniani come “Fool
For Love” e altre cose meno scontate. Irresistibile il giro
di “Rise Above It All”, ma ogni brano trasuda di quello
spirito rock americano tanto imitato anche all’estero, ma indubbiamente
loro sono i maestri indiscussi e mettono tutti in fila ad imparare
come si fa.
Per quanto riguarda il secondo cd non voglio ripetere quanto già
espresso con la recensione, ma voglio
solo dire che si tratta di materiale un po’ più intimista
e cantautorale, il marchio di fabbrica comunque c’è e
si sente: feeling e classe da vendere, un cd da ascoltare tutto d’un
fiato.
Francamente avrei preferito un esordio con del materiale nuovo di
zecca, ma mi posso anche accontentare, adesso tocca a voi: se saprete
dare la meritata accoglienza a questo disco sentiremo parlare presto
di nuove gesta da parte dei nostri eroi! GB
Intervista
Artisti correlati: Delp & Goudreau
|