Rock Impressions

Jeff Scott Soto - Live in Madrid JEFF SCOTT SOTO - Live in Madrid
Frontiers Records
Distribuzione italiana: Frontiers
Genere: Hard Rock
Support: 2CD - 2009

A volte penso ancora a Jeff Scott Soto come a una giovane promessa fra i cantanti, sembra ieri che faceva capolino nei dischi del funambolico Malmsteen, ma sono già ben venticinque anni che calca i palchi internazionali e da quindici ha dato il via alla carriera solista, non si può più certo pensare a lui in prospettiva, perché è già pienamente entrato nella schiera dei grandi singer di tutti i tempi. Questo doppio live ne celebra la carriera nel migliore dei modi, con una bella carellata di brani che mette in rilievo le qualità del nostro usignolo. Al suo fianco troviamo dei nomi che a me non sono molto noti, Jorge Salan alla chitarra solista, BJ alla chitarra ritmica e tastiere, Fernando Mainer al basso e Edu Cominato alla batteria, dei professionisti che fanno bene il loro lavoro, ma la star è lui.

Nella zeppeliniana “21th Century” scalda la voce, che inizia a graffiare quasi subito con “Colour My XTC”. Ma brano dopo brano l’ugola si esalta per la gioia dei fans e degli amanti dell’hard rock di classe. Ecco allora la power ballad “Our Song” che viene interpretata con grande intensità. Comunque il primo brano veramente irresistibile è la potente “Drowning”, che convince in pieno sia per le armonie proposte che per l’esecuzione. Poi al suo interno parte l’assolo di batteria, più muscoli che testa, a seguire una jam session su base funky, che si conclude con “Mountain” che sembra fare il verso al repertorio più funk di Mr Hughes. L’hard rock torna a pulsare fresco in “Eyes of Love”, che è costruita su un giro molto classico, di quelli che funzionano sempre.

Il secondo cd apre con la melodica “Hey”, dal grande appeal radiofonico. “Frozen Crazy” è una parodia di un brano della Ciccone, la versione di Soto riabilita il pezzo che in se non era neanche male, anche se di certo io non sentivo il bisogno di questo divertissment, ma anche questo è spettacolo. Un Medley pianistico lancia l’introspettiva e romantica “Gin & Tonic Sky”. Gran finale con “I’ll Be Waiting” che precede i bis “Stand Up” e “Funky Medley”. Il primo encore è possente e roccioso, che ricorda quasi Ronnie James Dio, il lungo medley finale che parte con “We Will Rock You”, poi si passa a “I Love Rock ‘n’ Roll” e via a tutta una serie interminabile di citazioni su base funk che non può non richiamare ancora una volta il grande Glenn.

Jeff Scott Soto nella dimensione on stage raggiunge il suo massimo espressivo questo è segno dell'aver raggiunto una splendida maturità e questo nuovo live ne è la piena conferma, magari non sarà un live all’altezza dei grandi live album del passato, ma ci sono dei contenuti pregevoli e poi in molti frangenti è anche divertente, il che non è affatto male. Il titolo esce anche in versione dvd, ma noi abbiamo solo quella su cd quindi non posso commentare l’altro supporto. Un buon titolo. GB

Altre recensioni: Live at the Gods 2002; Essential Ballads; Damage Control

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