I Soul Secret a tre anni di distanza da "Flowing Portraits"
ritornano all'attenzione del pubblico Metal Prog con questo nuovo
album dal titolo "Closer To Daylight". La band si forma
nel 2005 e dopo svariati cambi di line up, giunge a noi oggi con Luca
Di Gennaro alle tastiere, Claudio Casaburi al basso, Fabio Manda alla
voce, Antonio Mocerino alla batteria e con Antonio Vittozzi alle chitarre.
Suonare questo genere, si sa, non è semplice, perchè
rivolto ad un pubblico di cultori e proprio per questo motivo preparato.
Chi ascolta musica con delle influenze Progressive generalmente è
una persona che esige molto dalla musica ed è attento critico.
Spesso abbiamo letto e detto che il tutto prende fuoco dopo l'avvento
dei Dream Theater, ma anche nel proseguo degli anni, il genere si
è saputo sviluppare, anche se in maniera pachidermica. La lentezza
è dovuta proprio al fatto del difficile testimone lasciato
dalla band di Petrucci e soci, una delle più copiate nella
storia del Rock. I Soul Secret appartengono ad una schiera che non
esula da questa radice, seppure riescono a muoversi con discreta capacità
e personalità. Il suono è bilanciato e giustamente agguerrito,
sin dall'iniziale "Checkmate" dove il quintetto dimostra
di conoscere le regole del gioco. Perfino i Queensryche fanno capolino,
ma in maniera più rada.
Ci sono episodi dove le tastiere svolgono un ruolo più importante,
come in "River's Edge", mentre Manda prosegue con onore
il suo ruolo di vocalist senza strafare. Buone pure le coralità
che rendono l'ascolto più fruibile. In "If "c'è
il primo ospite del disco, Marco Sfogli. Il secondo, o meglio la seconda,
è Anna Assentato alla voce, bella presenza che duetta con la
voce a tratti rude di Fabio. Come il genere richiede i cambi di tempo
sono all'ordine del minuto, sempre presenti e variegati. La sezione
ritmica è importante e si lancia in scorribande sonore care
a dischi come "Awake" , tanto per fare un nome dei primi
Teatro Dei Sogni. I brani sono tutti di medio lunga durata e sono
otto, mentre il più interessante si intitola "Afthermat"
ed è una mini suite di sedici minuti, con la partecipazione
straordinaria di Arno Menses (Sieges Even). Difficile estrapolare
comunque un brano effettivamente superiore, in quanto tutti sono ricchi
di musica "acculturata”, anche se “ October 1917”
per chi scrive è quello più accreditato. Esistono molti
interventi acustici e perfino tanghi come nel breve interludio di
"Pillars Of Sand".
I Soul Secret hanno prodotto dunque un disco davvero interessante,
adatto ad un pubblico abbastanza ampio e non solo Metal. Chi invece
è amante della sperimentazione Prog più coraggiosa forse
storcerà il naso, malgrado tutto non potrà dire che
"Closer To Daylight" è un brutto disco. Complimenti
MS
Altre recensioni: 4; Babel
Interviste: 2015
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