Rock Impressions
 

INTERVISTA AGLI STAR ONE (versione inglese)
di Giancarlo Bolther

STAR ONE si è rivelato un progetto intelligente, perché ti ha permesso di portare dal vivo molti brani che hai fatto ancora con gli Ayreon...
Sono sicuro che la gente si aspettava che io suonassi i brani che ho fato con gli Ayreon. Fortunatamente avevo ben sei albums a cui attingere. Ho scelto le canzoni che non erano troppo difficili da riproporre dal vivo, in particolare quelle più rock. Sono convinto anche che i brani di Star One sono facili da suonare dal vivo e che rendono veramente bene in questa dimensione.

Quando hai capito che era il momento di suonare dal vivo le tue canzoni?
Dopo aver finito il progetto Ambeon Ho passato circa un anno seduto dietro al computer per lavorare su quel disco e dopo tutto questo mi sentivo veramente spompato, così avevo bisogno di imbracciare di nuovo la chitarra e tornare a scatenarmi. Così sono nati i brani di Star One. Avendo suonato ancora con degli ospiti, inizialmente abbandonai l'idea di suonare dal vivo, ma ricevetti molte emails dai fans che non mi diedero scampo e così decisi di buttarmi. Del resto anche alla Inside Out mi chiesero più volte di fare concerti. Così ho chiesto ai musicisti se erano disponibili e tutti erano entusiasti all'idea. In pratica il tour era già pronto.

Cos'hai provato a tornare il tour dopo tanti anni, sei rimasto soddisfatto?
La cosa più emozionante è stato poter incontrare i fans e dare un volto a tante persone che comprano i miei dischi e che mi scrivono delle e-mails. Avendo fatto solo sette date è stato un tour molto spontaneo dall'inizio fino alla fine, questo anche perché i musicisti non si conoscevano, molti di loro si sono incontrati per la prima volta in sala prove un paio di giorni prima dell'inizio del tour. Si, sono rimasto molto soddisfatto di questo tour, comunque essendo io una specie di eremita, sono felice di essere tornato di nuovo a casa coi miei gatti e i miei DVDs.

Stai pianificando altre date dal vivo?
No, non al momento. Adesso voglio lavorare sul prossimo album degli Ayreon che mi impegnerà per circa un anno. Di solito non faccio mai programmi a lunga scadenza, così chi può dire cosa succederà dopo questo album. Questo tour è stato così magico, che ho il timore di non essere più capace di ripetere il clima meraviglioso che si è verificato dentro e fuori dal palco.

Mi sembra che le registrazioni live non sono state molto ritoccate in studio...
Sono rimasto sorpreso di come abbiamo suonato bene. Mi riferisco specialmente ad un paio di ragazzi che non fanno parte di un gruppo fisso e che hanno provato con noi solo un paio di volte. Ho avuto la fortuna di suonare con la migliore sezione ritmica che potevo desiderare.
Comunque ho dovuto correggere qualche difetto tecnico, in particolare ci sono stati dei problemi di sincronizzazione dei filmati del DVD.

Il DVD del concerto è molto divertente ed è stato molto curato, qual'è lo spirito che ti ha animato?
E' stato tutto molto spontaneo. Non abbiamo pianificato nulla e mentre eravamo in tour non sapevamo ancora che sarebbe stato realizzato un DVD. Come forse avrai notato non guardavamo mai le telecamere, inoltre non ci sono abbastanza luci extra o cameramen sul palco, il che ha aumentato l'atmosfera delle riprese.

Ho letto che all'inizio non pensavi di fare neanche l'album live, perché hai cambiato idea?
Volevo che tutti i musicisti coinvolti in questo tour si potessero divertire, senza stress aggiuntivi o motivi di nervosismo. Quando sai che vieni ripreso suoni in modo diverso e ti concentri di più su come suoni e meno su come ti relazioni con gli spettatori e questo diminuisce il divertimento. Inoltre i musicisti non avevano mai suonato insieme e pensavo che il gruppo fosse già abbastanza sotto stress. Beh, mi sono proprio sbagliato...

Mi puoi dire qualcosa di più sui musicisti che ti hanno accompagnato?
Eravamo più di dieci musicisti, me compreso, pertanto per entrare nel dettaglio di ciascuno ci vorrebbe troppo tempo. Penso sia sufficiente dire che ho avuto il piacere di suonare con il miglior gruppo del mondo intero, sia musicalmente che umanamente parlando.

Mi è piaciuto molto Peter Vink, un musicista storico...
Peter era una vera star qui in Olanda già negli anni '60. Io sono fan del suo stile fin da quando suonava coi Finch (ndr una storica formazione di hard rock progressivo olandese dei primi anni settanta) ed è stato un vero onore per me poter suonare con lui. E' una persona molto allegra e al tempo stesso è un musicista brillante e potente. A volte per scherzo lo chiamo Chris Entwhistle, unendo i nomi di Chris Squire (Yes) e di John Entwhistle (Who), due dei miei e dei suoi bassisti preferiti. Peter e io siamo amici da decenni e abbiamo lavorato insieme in innumerevoli progetti. Peter suona esattamente nel modo che a me piace. Se non amassi così tanto suonare il basso io stesso, lavorerei con lui costantemente!

Ci sono rimasto male quando ho visto che non saresti venuto a suonare in Italia. Ci sono stati dei problemi?
Il fatto è che avevo troppi guest musicians, uno stage enorme e un crew altrettanto impegnativo, questo tour è stato veramente costoso. Pertanto non ho potuto includere molte date, troppe, le perdite finanziarie sarebbero state troppo forti. Sono riuscito a coprire le spese del tour, perché le date in Olanda erano sold-out e perché abbiamo venduto molto merchandising. Non dimenticare che non siamo un gruppo, in realtà io sono da solo e ho dovuto pagare ciascuno con le mie tasche.

Pensi che potrai venire nel nostro paese in futuro?
Beh, prima di tutto, come ti ho già anticipato, non so ancora se farò degli altri concerti in futuro, ma se ce ne saranno cercherò sicuramente di venire anche in Italia. Ho suonato varie volte nel vostro paese negli anni '80 coi Vengeance e ogni volta è stato grandioso. Inoltre la scena prog metal nel vostro paese è eccellente.

So che hai suonato un paio di date con Erik Norlander e Lana Lane, come è andata?
E' stato eccezionale andare in Giappone e incontrare molti fans nipponici che amano la mia musica. Molti di loro sono venuti al concerto coi miei dischi ed anche qualche Lp da autografare. Mi dispiace rilevare, invece, che ci sono stati vari conflitti nel gruppo.

Perché non hai suonato con un gruppo di supporto?
Abbiamo avuto uno stage così complesso che non potevamo avere anche un gruppo di supporto. Eravamo in contatto coi Vanden Plas per questo, ma non c'era abbastanza tempo per loro. D'altra parte il nostro show era piuttosto lungo e ci serviva molto tempo per il soundcheck con i cinque cantanti e per il loro speciale sistema in-ear monitor, così avremmo dovuto dare troppo poco tempo ad un gruppo di supporto sia per le prove che per l'esibizione.

Quanto tempo dedichi ad ascoltare altri artisti? In questi giorni cosa stai ascoltando?
Cerco di ascoltare sia musica nuova che vecchia per circa un'ora al giorno. Ascolto tutti i tipi di musica, dal prog al metal, dal folk al pop. Così come non ci sono limiti nella musica degli Ayreon, non ce ne sono nemmeno nei miei gusti. Senza esagerare però, odio il rap e la discomusic!

Mi puoi anticipare qualcosa del prossimo album degli Ayreon?
Ho già iniziato a lavorarci e sta venendo veramente bene. Come al solito il materiale sarà molto vario, da un estremo all'altro. Per adesso è difficile dire come sarà il lavoro finito, però posso dire che dovrebbe essere un po' più moderno dei lavori precedenti, ma ovviamente alla fine potrei anche cambiare idea...

E con gli Ambeon stai progettando qualcosa?
Sfortunatamente non riesco più a trovare Astrid, sembra scomparsa dalla faccia della terra. Ho saputo che ha abbandonato casa e scuola, ma del resto in questo periodo non saprei proprio dove trovare il tempo per lavorare ad un nuovo album per gli Ambeon. Ma anche in questo caso, non voglio precludere nessuna possibilità.

O dobbiamo aspettarci un progetto tutto nuovo?
No, non voglio confondere ulteriormente i miei fans con un altro progetto, ma d'altra parte, con me tutto può succedere. Ciao!

GB


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