Rock Impressions

Star One STAR ONE - Live on Earth
Inside Out


La mossa di Lucassen di dare vita al progetto Star One si è rivelata molto proficua, infatti, era quasi impossibile portare in tour gli Ayreon e ugualmente impegnativo riprodurre on stage le atmosfere sofisticate degli Ambeon, ma con questa nuova incarnazione delle sue ambizioni artistiche possiamo finalmente verificare se è tutto oro quello che brilla alla corte del signore dell'Electric Castle.

Considero Arjen uno dei musicisti più interessanti e creativi degli ultimi anni, grazie alla sua geniale forza visionaria ha creato un nuovo modo di concepire il metal, in particolare quello progressivo e sinfonico. Star One ha mostrato il lato più istintivo e metallico di questo artista ed è una gioia (per noi italiani solo a metà visto che il tour non ha varcato il nostro confine) poter gustare questo doppio live.

La versione in vendita contiene anche un ricco DVD, che purtroppo non è stato allegato al promo che vi sto recensendo. La formazione, manco a dirlo, comprende artisti eccezionali: troviamo alle voci Russell Allen, Robert Soterboek, Floor e Irene Jansen e Damian Wilson, la macchina Ed Warby alla batteria, il bassista veterano Peter Vink (in attività fin dai primi anni settanta con formazioni da culto come i Finch e i Q65), Joost Van Den Broek alle tastiere e, ovviamente, Lucassen alle chitarre, synth e voce.

La resa sonora è consona ad un'esibizione dal vivo, impeccabile nelle esecuzioni strumentali, ma non così brillante come nei lavori in studio e questo fa pensare che non ci siano stati troppi rimaneggiamenti e rimissaggi in studio. La scaletta comprende anche molti brani dal repertorio Ayreon, dopo l'intro "Lift Off" si parte veloci con l'anthemica "Set Your Controls", ma è con la cadenzata ed epica "High Moon" che il cuore inizia a battere. "Dreamtime" e "Eyes of Time" vengono ripescate da The Final Experiment, la seconda in particolare contiene tutta la vitalità espressiva di Lucassen, con il suo alternarsi di parti oniriche e riffs rocciosi ed epici. "Songs of the Ocean" possiede una forza interiore pari ai classi metal degli anni ottanta e mi piace ancora molto riascoltarla ad un anno dalla sua pubblicazione. La potente "Dawn of a Million Souls" viene estratta da Flight of the Migrator, mentre "The Dream Sequencer" viene ripresa dal disco omonimo insieme ad una "Into the Black Hole" da brivido, sicuramente uno dei momenti più intensi dell'album. Inizia ora un set acustico che comprende "Actual Fantasy", "Valley of the Queens" e "Isis and Osiris", il flauto di Ewa Albering rende particolarmente poetiche queste versioni che in questa veste rendono ancora più interessante la scaletta proposta. Con "Amazing Flight in Space" torna a scorrere l'energia, si prosegue in un ideale crescendo con "Intergalactic Space Crusaders" con grandi prestazioni vocali. Secondo apice è l'esecuzione maestosa di "Castle Hall", l'incedere possente ed eroico di questo brano ha ridefito il concetto di rock epico, un brano che fonda le sue radici nella storia del rock pomposo. Emozionante e imperiosa è anche la resa di "The Eye of Ra" seguita da una "Starchild" favolosa, una rock ballad dall'incedere onirico. Va alla metallica "The Two Gates" l'onore di chiudere questo evento, questo doppio cd è meglio di un best of e consacra definitivamente il genio di Arjen Anthony Lucassen.

Assolutamente imperdibile per tutti i fans è anche consigliatissimo a chi vuole accostarsi per la prima volta agli universi paralleli partoriti dalla vulcanica mente di questo artista immenso. GB

Altre recensioni: Space Metal; Live on Earth DVD; Victims of the Modern Age

Interviste: 2002; 2003

Artisti correlati: Ambeon; Ayreon; Stream of Passion; Strange Hobby

Sito Web


Indietro alla sezione S



Ricerca personalizzata

| Home | Articoli | Interviste | Recensioni | News | Links | Art | Chi siamo | Rock Not Roll | Live | FTC | Facebook | MySpace | Born Again |