Rock Impressions

Sursumcorda - La Porta Dietro la Cascata SURSUMCORDA - La Porta Dietro la Cascata
Egea Music / Accademia del Suono / Dasè Soundlab
Distribuzione italiana: Feltrinelli
Genere: Neo Classica / Folk / Jazz
Support: 2CD - 2010


Ho provato subito un certo interesse per questo cd fin dal primo momento che l’ho avuto tra le mani, anche se ancora non sapevo nulla di questa formazione dal nome bizzarro, ma proprio il nome (che significa In Alto i Cuori), la sobria eleganza dell’artwork, la cura dei particolari, hanno acceso in me una viva curiosità. I Sursumcorda sono nati nel 2003 e si sono dedicati alla realizzazione di colonne sonore per documentari e mostre, la prima release riguarda un documentario sul Guercino, realizzato nel 2003 per la mostra tenuta a Palazzo Reale a Milano, ne sono seguite molte altre. La Porta Dietro la Cascata è il loro quarto album, la formazione comprende sette musicisti, ma troviamo oltre quindici ospiti, troppi per poterli ricordare tutti, la musica a cui hanno dato vita è un pop intarsiato di varie influenze, dalla musica classica al folk mediterraneo al jazz, alla musica brasiliana, sembra musica da camera, ma moderna, per certi versi accostabile anche a certo prog molto raffinato.

Il lavoro è diviso in due cd. Il primo disco che porta il titolo dell’album si apre con un narrato suggestivo, con una voce che ha sapore di vissuto, che sembra quasi esoterica, ma al tempo stesso buona e che dà fiducia. Poi arriva la traccia eponima, una ballata romantica dominata da un giro melodico sensuale, che ricorda un ballo, un momento molto lirico. Quasi in sordina arriva il brano successivo, “Bambina che Schiaccia i Pinoli”, che ricorda certe cose di Branduardi, ma con un piglio molto più moderno e cinematografico, all’insegna di un pop altamente raffinato. Un titolo in francese presenta una canzone che ricorda anche nell’andamento certa musica d’oltralpe, sempre all’insegna di una grande raffinatezza. I testi sono poesie che vanno gustate con più ascolti. I brani presenti sul primo cd sono ben quindici, per la maggior parte cantati, hanno tutti la stessa poetica risultando molto omogenei e danno l’impressione di essere un lavoro che va ascoltato dall’inizio alla fine, senza momenti che dominano sugli altri.

Il secondo cd porta il sottotiolo “Frattali” e ci sono dieci composizioni strumentali nove delle quali sono chiamate appunto “Frattale” con un numero non in sequenza (tre di questi Frattali erano presenti sul cd precedente), solo un brano ha un titolo diverso, ma è comunque strumentale. Questi frammenti musicali sono molto più vicini alla musica classica e sono molto atmosferici, ma essendo anche piuttosto sperimentali, non mancano episodi che possono essere accostati a certa musica elettronica, come ad esempio il “Frattale 17”. Il cd precedente è molto più immediato e facile da assimilare, questo secondo è più impegnativo, ma non meno fascinoso.

I Sursumcorda sono una band estremamente interessante, la loro proposta è ricercata ed elitaria, oltremodo raffinata, ma proprio per queste caratteristiche sono particolarmente contento di aver avuto l’onore di poter ascoltare questo lavoro veramente artistico, nel senso più pieno della parola. La Porta Dietro la Cascata è uno di quei cd che non fanno rumore, ma che hanno una forza intrinseca sorprendentemente vitale. GB

Altre recensioni: Musiche d'Acqua

Live reportage: 2011

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