L’America e il prog un tormentone. L’attitudine easy listening
di molta musica made in USA ha reso la vita difficile a tutte le formazioni
che hanno cercato di percorrere la strada del rock “evoluto”.
Sicuramente nei primi anni Settanta il fenomeno è stato quasi
tutto europeo, diciamo pure con un forte dominio inglese, e dall’altra
sponda dell’oceano Atlantico pochi sono stati i tentativi di
nobilitare il rock, tanto che le formazioni che ci hanno provato sembrano
appartenere più alla mitologia che alla storia della musica.
Eppure, non sono mancate band importanti. Anche oggi troviamo alcuni
di questi tenaci artisti e sicuramente lo sono i TOE, una band che
con questo terzo album si è impegnata a comporre musica non
convenzionale.
Time and Other Delusions è composto da sette brani di intenso
prog rock, non si propongono come innovatori, ma non guardano nemmeno
al passato, di americano hanno la ricerca di belle melodie, per cui
i brani funzionano anche se non c’è nessuna concessione
al facile ascolto. Troviamo musica umorale, che usa la complessità
come via per indagare le emozioni nella loro essenza più profonda.
Talvolta accettano di proporre una musica un po’ di maniera
però sempre di grande eleganza.
Diciamo che questo disco è in linea con i due precedenti, il
songwriting è maturo e ci sono dei passaggi molto belli, forse
quello che manca per il mio personalissimo gusto è un po’
di nervosismo, qualche passaggio un po’ più “ruvido”.
Questo non toglie che mi sia piaciuto il disco nel suo complesso.
GB
Altre recensioni: Welcome Humans; Our
Own Sad Fate
Intervista
|