Come sapete Internet sta cambiando le regole di fruizione della musica
e anche della distribuzione, cosa che ha messo in crisi profonda tutto
il settore, a partire dalle grandi major fino ad arrivare al giornalismo
musicale e chi non si adegua è perduto. Ecco allora che troviamo
iniziative come quella messa in piedi da questa piccola label che
sfugge alle regole del vecchio mercato, la After Show Music offre
a prezzi convenienti le registrazioni (semi) ufficiali e tecnicamente
molto curate di vari artisti, fra cui troviamo appunto i Three, il
chitarrista della band Joey Eppard, Tony Levin, i California Guitar
Trio con ben tre titoli, Kasim Sulton e altri ancora.
I Three sono una delle poche band degli ultimi dieci anni che mi hanno
veramente entusiasmato, forse è un problema mio, ma i gruppi
che mi hanno fatto lo stesso effetto si contano sulle dita di una
mano. La band americana ha recentemente pubblicato un live tramite
questa label per raccogliere i soldi necessari alla registrazione
del prossimo disco in studio, se non ho capito male i rapporti con
la Metal Blade non sono buoni, ecco allora trovata una soluzione per
aggirare gli ostacoli. Il costo del live in download è di soli
10 dollari e ci sono 22 brani, quindi è un vero disco.
Difficile aggiungere qualcosa a quanto ho già espresso nelle
due recensioni precedenti che ho scritto su questa band, il chitarrismo
straordinario di Joey Eppard, che suona con una tecnica personalissima,
che unisce finger picking, flamenco e metal, unito ad una sezione
ritmica a dir poco entusiasmante, sono elementi di grande novità.
Limitare la definizione a Progressive Metal risulta quasi offensivo,
ma fin che si ascolta una band in studio tutto può essere bello,
ma tutto cambia dal vivo, perché le buone qualità espresse
in studio non sempre sono confermate quando un gruppo sale sul palco
ed è chiamato a dimostrare quello che sa fare davvero, senza
l’aiuto di nessun congegno elettronico. Inutile dirvi che questa
band supera abbondantemente la prova live e questo titolo, pur essendo
solo in download, è comunque imperdibile. La scaletta è
ricchissima e ci sono molte parti strumentali, anche se la band non
mette mai le proprie abilità tecniche davanti al gusto melodico
che ha da sempre contraddistinto i Three, unica vera concessione alla
tecnica è il pregevole drum solo di Gartdrumm. La discografia
del gruppo viene percorsa tutta, dal primo acerbo album, fino all’ultimo
Revisions, la scelta è ottima, anche se ad esempio manca l’intensa
“Dregs”, ma non ci si può davvero lamentare. Spettacolari
“Bramfatura”, “Amaze Disgrace”, “All
That Remains”, l’apocalittica “The End is Begun”,
“Serpent in Disguise” (qui chiamata “V”),
fino alla conclusiva “Prpl Rane”, che altro non è
che una versione irriverente di “Purple Rain”, ma io vi
potrei citare tutte e ventidue le traccie, perché per me non
c’è un solo brano brutto.
Vi vorrei consigliare questo titolo soprattutto per sostenere economicamente
una band nella quale credo molto, ma la verità è che
questo è un gran bel live e sono sicuro che non vi pentirete
di averlo inserito nella vostra discografia. GB
Altre recensioni: The End is Begun; Revisions;
The Ghost You Gave Me
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