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            Torna il progetto capitanato da Thomas Hand Chaste che suona batteria, 
            basso e tastiere e condiviso con i fratelli Cardellino de L’Impero 
            Delle Ombre, Giovanni alla voce e Andrea alle chitarre. Siamo di fronte 
            ad uno dei progetti più dark dai tempi del Violet Theatre, 
            di fatti i Witchfield si pongono come ideali continuatori di quanto 
            seminato dalla band di Paolo Catena, di cui ricordiamo Thomas era 
            parte attiva.
 
 Il disco è costruito sul tema del suicidio che un ragazzo adolescente 
            vorrebbe compiere, quindi parla dei drammi interiori vissuti da questo 
            personaggio, parla delle sue difficoltà relazionali, che sono 
            comuni a molti adolescenti, chi non ha vissuto quegli anni con difficoltà? 
            La forza drammatica impressa alla musica è perfettamente in 
            linea col tema. Incubi e angosce giovanili vengono tradotti in un 
            sound oscuro e ossessivo di particolare efficacia. Ovviamente non 
            si può non pensare ai trascorsi di questi musicisti e quello 
            che ascoltiamo è uno dei lavori più oscuri possibili.
 
 Chi ama il dark rock non deve assolutamente farsi scappare questo 
            “manuale” di come va concepito un disco di questo genere. 
            GB
 
 Altre recensioni: Uno Nessuno Centomila; 
            Sleepless; Sabbatai 
            Zevi
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