Seconda
prova discografica per questa giovane band polacca guidata dal leader
Mirek Gil (ex Collage). Dopo il buon esordio del 2006 intitolato “Hope
To See Another Day”, è la volta di “Yesterdays
Is A Friend”. Già al primo ascolto, all’inizio
di “Time”, si nota la maturazione artistica della band
rispetto al suo pur degno predecessore. Un buon New Prog ci viene
incontro , grazie anche alle dolci melodie al limite del commerciale,
ma allo stesso tempo intrise di buona personalità. Il violino
di Satomi è come la ciliegina sulla torta, le musiche spesso
malinconiche ben si sposano con lo strumento in questione. Chi ama
band come i loro connazionali Satellite ed i suddetti Collage, troveranno
nei Believe pane per i propri denti.
Si resta felicemente colpiti dalle grazie di “Tumor”,
musica per la mente, con passaggi di chitarra davvero degni di nota.
La musica proposta è molto chitarristica, la voce di Tomek
Rozycki è morbida, un insieme davvero conciliante con la pace
del suono proposto. “What they want (Is My Life)” si presenta
con il violino e la chitarra in evidenza, ma non è assolutamente
da trascurare il tappeto sonoro composto dalle tastiere di Adam Milosz,
un arrangiamento davvero preciso che sposa bene con il contesto. Non
mancano neppure dei richiami alla band di Wilson, i Porcupine Tree,
specie in alcune parti di chitarra. C’è molta cura e
dedizione per le melodie, musica nostalgica ma non troppo, un suono
davvero facile da assimilare, un Prog non cervellotico , ma neppure
scontato. I Believe sono bravi nel saper equilibrare queste cose.
“Mystery Is Closer” è in pieno stile New Prog,
nulla di eccezionale, molto commerciale, specie nel ritornello, ma
a me piace molto, soprattutto nel frangente strumentale. Una chitarra
acustica apre la dolce “You & Me”, si ascolta ad occhi
chiusi mentre il violino ci accarezza nel sottofondo. A questo punto
del disco molti amanti del Prog più “serio” avranno
di gia abbandonato l’ascolto, peggio per loro, perché
“Yesterdays Is A Friend” è musica che riempie l’anima
ed il corpo. “Danny Had A Neighbour” alza i toni, “Memories”
invece si ripresenta con chitarra acustica e violino ancora una volta
in evidenza, per poi articolarsi nelle sonorità a cui la band
ci ha abituati, questa volta anche con passaggi più elettrici.
Chiudono “Unfaithful” e “Together” , un disco
che non passa inosservato alle orecchie del sottoscritto.
La band ha dimostrato di essere in fase di crescita artistica, se
tanto ci da tanto, in futuro ne ascolteremo delle belle. “Yesterdays
Is A Friend” girerà spesso nel mio lettore cd, ne sono
più che sicuro. MS
Altre recensioni: Hope to See Another Day;
Hope to See Another Day (dvd); This
Bread is Mine;
World is Round;
Seeing is Believing
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