Prosegue
con sicurezza il cammino dei romani Belladonna, una band dal forte
potenziale, confermato album dopo album. In un mercato asfissiato
dai problemi, tra drastici cambi di tecnologie e drammatici cali di
vendite, dovuti anche alla perdurante crisi economica, questa band
sta cercando di lasciare un segno e credo ci stia riuscendo.
Questo nuovo disco è nel segno di una continuità artistica,
che si sta definendo in modo sempre più netto, quindi un’apertura
come “All Is Vanity” è quanto di meglio i fans
si possano attendere, rock conturbante, la voce di Luana è
più sensuale che mai, mentre la band si alterna fra parti oniriche
e a cavalcate dove spinge con forza. “Karma Warrior” è
un bel mid tempo, anthemico che dal vivo deve fare saltare non poco
il pubblico. “Abduction” è un brano intermedio,
meglio la ballata noir “If I Was God”, dove ancora una
volta è proprio la voce ad alto tasso sensuale a inchiodare
l’ascoltatore. In “Ishtar Blues” torna l’amore
per i Led Zeppelin, con un riffing stoppato convincente e trascinante.
“Wonderlust” è un lento che mi ricorda vagamente
Il Tempo delle Mele, carina ma non graffia. “In My Demons’
Name” è ancora un mid tempo pieno di tensione, la dimensione
che più si addice a questa band. “Aura Blues” è
un lento sofferto e vellutato, sicuramente il brano che più
mi ha colpito del cd, ha la forza espressiva di Black Velvet, con
un bel video potrebbe dare grandi soddisfazioni al gruppo. “Primal
Dream” prosegue con decisione nel segno di un hard rock pieno
di adrenalina e sensualità. Continua l’alternanza di
brani coinvolgenti e altri lenti e disperatamente romantici come “Multiverse
Love”, forse un po’ prevedibile, ma che nell’economia
dell’album non stona. Si finisce con “Set My Controls
To” e rispettando le previsioni si tratta di una canzone tirata,
una chiusura col botto.
I Belladonna hanno definito la loro dimensione, ma non vorrei che
questo possa diventare un alibi per la band e che non li vincolasse
troppo ad un’immagine sensual rock da cui potrebbero faticare
ad uscire in futuro, per carità non ci sarebbe niente di male,
ma non mi dispiacerebbe se si dimostrassero capaci di fare anche altro,
ne hanno tutte le capacità. GB
Altre recensioni: Metaphysical Attraction;
The Noir Album
Interviste: 2009
Sito
Web
|