Rock Impressions

Collection D'Arnell Andrea
COLLECTION D'ARNELL ANDREA
The Bower of Despair
Prikosnovenie
Distribuzione italiana: Audioglobe

Cosa volete che vi dica, io mi emoziono ancora quando sento un bel disco, mi calo nelle sue sonorità, mi faccio avvolgere dalle sue spire, mi immergo e resto inebriato dai suoi flutti. Così è con il nuovo album dei francesi CDAA, il settimo della loro discografia e il primo della loro reunion avvenuta lo scorso anno. Per me è la terza volta che incontro questa incantevole formazione francese, grazie allo splendido lavoro della Prikosnovenie (www.prikosnovenie.com), una label che si distingue per la qualità sia grafica che sonora delle sue oculate produzioni.

Il cd si apre con una nota sospesa del violino, un senso spettrale di attesa pervade l’ascoltatore, poi entra un lieve arpeggio di chitarra, seguita quasi subito dalla suadente voce dell’intensa Chloé a cui fa seguito la sezione ritmica avvolgente e molto eighties, un crescendo vorticoso che ci cala in un mondo tenebroso e dannatamente romantico dove la chitarra si fa distorta e feroce e lacera la nostra anima mettendo a nudo il nostro io più profondo, quello che molti hanno paura di guardare in faccia, caso strano il brano si intitola “From Our Dark Side”!!!. Il ritmo sincopato di “Spirit of the Dead” mi riporta indietro di venticinque anni, ma il suono è moderno, come uno zombie che torna dal passato per nutrirsi delle moderne tecnologie e restituirci tutto il suo sapere. “Before I Die” mi fa venire voglia di ballare, i nostalgici di Joy Division e Siouxie troveranno pane per i loro denti. Molto romantica e sofferta è “Wild Trees”, che si discosta dai brani precedenti per accarezzare sensualmente i nostri sensi, ma attenzione non è una ballata sdolcinata, piuttosto è un canto notturno e nostalgico.

Senza dilungarmi troppo in un noioso track by track voglio aggiungere che il disco è tutto un susseguirsi di emozioni che si rincorrono e ogni brano ha una storia da raccontare, sollecita emozioni diverse ma accomunate da un senso di elegante tristezza, un piccolo/grande capolavoro di dark wave, o se preferite gothic punk, che dovete assolutamente segnarvi sull’elenco dei prossimi acquisti. GB

Altre recensioni: Villier-Aux-Vents; Un Automne à Loroy;Au Val Des Roses; Exposition;
Vernes-Monde

Intervista


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