Ecco il terzo capitolo del progetto Corde Oblique, capitanato da Riccardo
Prencipe, un chitarrista dal grande talento che porta avanti una profonda
ricerca musicale ispirata alle musiche medievali e folk, con un occhio
di riguardo alla tradizione mediterranea, ma che tiene presente anche
la modernità, non a caso sul lavoro precedente abbiamo trovato
(non senza sorpresa) una cover dei Sepultura, e anche stavolta Riccardo
ci ha voluti stupire con la cover di “Flying” degli Anathema
di Danny Cavanagh, che dimostra come il passato possa coniugarsi felicemente
al presente, un percorso e una proposta dal profondo sapore culturale.
Al fianco di Prencipe ritroviamo alcuni compagni di viaggio dei lavori
precedenti, ma la lista degli ospiti è piuttosto lunga e per
non far torto a nessuno, preferisco lasciare a voi il piacere della
scoperta dei loro nomi.
Il nuovo disco non è dissimile dai due lavori precedenti abbiamo
sempre una bella raccolta di suggestioni dal sapore medievale, dense
di bellezza e di eleganza, ma Prencipe è un artista che sta
crescendo e maturando e si respira in tutto il disco questo cammino,
la scelta delle musiche, la costruzione della track list, la profondità
dei testi, gli arrangiamenti molto curati. The Stones of Naples è
un lavoro complesso e ricco di suggestioni che si svelano dopo ripetuti
ascolti. Prencipe con la sua musica vuole parlare al nostro cuore
e le suggestioni dense di romanticismo che ci propone sono delle porte
su mondi in aperto contrasto con la frenesia caotica della modernità,
proprio per questo si tratta di un disco da ascoltare e da amare.
È quasi stupefacente che in un epoca piena di “rumore”
come quella attuale ci siano musicisti come Riccardo, che cercano
ancora la bellezza e soluzioni contemplative e spirituali, ma soprattutto
è bello sapere che questi musicisti hanno un pubblico che li
segue e li sa apprezzare. GB
Altre recensioni: Respiri; Volontà
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