La musica è un insieme di emozioni forti, specie se si apprezza
il Progressive Rock, il genere in cui l’artista si sente libero
e “nudo” nello sperimentare le proprie sensazioni in suoni.
C’è chi il genere lo cavalca sulle onde del successo
altrui, restando serrati a certi stereotipi e c’è chi
invece si lascia trasportare dal cuore e dalla mente, magari anche
in sentieri mai perscrutati. Alfio Costa e Davide Guidoni sono i Daal
e chi segue il panorama Prog italiano, gia conosce la caratura dei
personaggi in esame. Abbiamo visto suonare le tastiere a Costa con
i Tilion, Prowlers, Colossus Project, Dark Session ed in molti altri
progetti, mentre Guidoni è un noto percussionista, batterista
sennonché grafico per band quali Taproban, The Far Side, Gallant
Farm Nuova Era, Ozone Player ed altri ancora. L’alchimia che
si sprigiona nell’incontro di queste due personalità,
porta alla realizzazione di musica dalle robuste sensazioni, dove
la metrica compositiva non segue il classico clichè refrain
ritornello etc. etc. Ad accompagnare i due artisti ci sono delle special
guest, come Guglielmo Mariotti (Taproban) alla voce e basso, Ettore
Salati (The Watch) al sitar, Bobo Aiolfi (Tilion) al basso, Alessandro
Papotto al sax, i Pensiero Nomade alle chitarre e Riccardo Paltanin
al violino.
“Destruktive Actions Affect Livings” prosegue il discorso
intrapreso con l’album esordiente del 2009 dal titolo “Disorganicorigami”,
scorrendo le sensazioni pressoché sullo stesso binario. Avendo
a che fare con musicisti che fanno parte del DNA Prog, inevitabilmente
tutta la loro cultura musicale fa mostra di se in ogni singolo brano,
passando anche attraverso sonorità psichedeliche stile Pink
Floyd al New Prog e chi più ne ha più ne metta. Carattere
e cultura musicale si scontrano per dare vita ad un lavoro sicuramente
difficile da memorizzare, ma che fa pensare ed emozionare. L’artwork
è ovviamente a cura di Davide Guidoni.
I due minuti spaziali di “The Redroom” riescono a preannunciare
ciò a cui si andrà incontro, sensazioni forti e fantastiche,
grazie soprattutto alla strumentazione elettronica. Intercalare fra
crescendo e pause riflessive, scuotono la psiche dell’ascoltatore,
il quale se è avvezzo al Prog Psichedelico ha di che pensare,
altrimenti il viaggio diventa erto e complesso come in “Anarchrist”.
Daal vola alto, fra il cosmo ed il confine della fantasia. Investire
tempo e denaro oggi 2011 in operazioni del genere ha del masochistico,
perché la società mordi e fuggi non lascia scampo a
“varie ed eventuali”, per questo “Destruktive Actions
Affect Livings” agli occhi del critico fans del genere assume
connotati di magniloquenza, mentre l’ascoltatore quotidiano
può riscontrare difficoltà di acquisizione. Questo al
duo evidentemente non interessa e si lancia a capofitto nella musica
che riempie la mente. Colonna sonora psichica, attimi introspettivi,
cammino nell’”io”, gioco di sentimenti, paura ,
dolore e stupore, in pratica un gioco sonoro in cui non ci si imbatte
tutti i giorni.
Stanchi della solita musica? Avete un attimo di tempo per lasciarvi
andare? Bene, i Daal vi accompagneranno in questo viaggio onirico.
Stay Prog! MS
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