Abbiamo dovuto aspettare un po’ per ritrovare il gruppo capitanato
da Spyros Giasafakis, ma l’attesa viene ricompensata da questo
nuovo intrigante terzo album. Non ci sono particolari novità
nella proposta di questi musicisti greci, il loro sound come saprete
si basa su una riscoperta dei suoni dell’antica Grecia uniti
alle tradizioni mediterranee, un folk ancestrale dal sapore fortemente
pagano e rituale, un viaggio affascinante nella notte dei tempi, alle
radici della nostra cultura.
Il gruppo usa la lingua greca anche per i testi e come iniziano le
prime strofe del cd si viene catapultati in un mondo magico, sospeso
fra passato e presente, “Esodos” è un brano quasi
recitato di grande teatralità. Più rituale e coinvolgente
è la title track, tutti gli elementi del gruppo sono presenti
e sono espressi in una forma splendidamente emozionante, un brano
superlativo. “Daemonos” è più rituale e
il cantato in lingua conferisce un notevole pathos, bella anche la
melodia di fondo che profuma di oriente e di danze misteriose, questo
brano ha anche un grande vigore. Più lenta e incantata è
“Nocturnal Hekate”, sembra accompagnare una processione
ed è pervasa da un crescendo molto riuscito. “Mouson”
è un po’ più melodica dei brani precedenti e si
presta ad essere accolta da un pubblico più vasto. Molto particolare
è “Dios Astrapaiou”, che sembra quasi lanciare
un ponte col mondo celtico. Epica e solenne è “Divine
Goddess of Fertility”, con accattivanti linee vocali. “Sirens
of Ulysses” ricorda davvero il canto delle sirene, raramente
un titolo è stato così azzeccato. “To Goddess
Mnemosyne” è un po’ in calo rispetto al repertorio
precedente. “Hymenaios” è costruita su un tappeto
fatto con l’hurdy gurdy e il suo suono avvolgente ed evocativo.
“Ecstatic Orchesis” chiude con una danza voluttuosa che
ha il sapore di fate e di boschi, degna conclusione per un album fuori
dagli schemi.
I Daemonia Nymphe sono tornati con un album più bello dei precedenti,
il loro linguaggio musicale è denso di storia e di cultura,
in aperta controtendenza con le uscite musicali contemporanee, ma
per questo merita tutta la nostra attenzione. Un gran disco. GB
Altre recensioni: The
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Live at La Nuit des Fées;
Psychostasia
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