Ho conosciuto Dario Pinelli grazie alla collaborazione con un’etichetta
specializzata nel jazz ed è stato uno degli incontri che mi
hanno arricchito di più, anche a livello umano. Dario, pugliese
di nascita, ma con vocazione cosmopolita, è una persona solare,
che ha lo spirito della sua terra nel dna e che ti contagia con un
sorriso, ma è anche un virtuoso della chitarra e che ti incanta
quando ti propone le sue destrezze musicali, che hanno il sapore genuino
di un prodotto tipico, buono e sincero, virtuosismi che non sono mai
esibizione, ma piacere di vivere, di comunicare emozioni, di destare
ammirazione e portare un po’ di sana allegria nel nostro quotidiano.
I BinarioSwing sono composti da Franco Speciale alla chitarra ritmica
e voce, Umberto Calentini al contrabbasso e voce e Teo Carriero alla
batteria, potrebbe sembrare superfluo precisare che sono ottimi musicisti,
ma il pregio è nell’alchimia che si crea fra loro e Dario,
che emerge con chiarezza nell’ascolto del cd. Con questo spirito
positivo mi sono apprestato all’ascolto di questo suo nuovo
lavoro, che non si discosta troppo da quanto Dario ha fatto in precedenza.
Pinelli ha fatto delle esperienze internazionali, che hanno reso il
suo sound più aperto a nuove sonorità, più vicine
ad una sensibilità pop, pur restando fedele al suo primo amore,
il Gypsy Jazz, ma questo lo vedremo meglio in seguito.
Il nuovo disco si apre con la cover di “Oh Baby Kiss Me”,
una canzone spensierata degli anni ’50, ma che è al tempo
stesso ancora molto attuale, il sound swingato è subito esuberante,
sprizza allegria ad ogni nota, poi l’assolo di Dario mette le
ali, il suo stile è sempre più maturo e coinvolgente,
una partenza in grande stile. La title track è uno swing strumentale
composto dallo stesso Pinelli, c’è un velo di malinconia
che tinteggia il pezzo e piace molto il gioco d’insieme che
Dario è riuscito ad esprimere coi BinarioSwing, che si dimostrano
ottimi compagni per l’esuberanza del nostro. Segue la cover
di “Sweet Georgia Brown”, un altro strumentale che permette
a Pinelli di lanciarsi in virtuosismi spericolati, bello pieno anche
l’assolo di contrabbasso. A questo punto torna un brano che
Pinelli ama molto “Tu Vuò Fa l’Americano”,
un pezzo storico, che riesce ancora a contagiare chi lo ascolta e
questa nuova versione sembra ancora più brillante di quella
precedente, come se il pezzo crescesse insieme al nostro artista.
“Growin’ High” è un classico di Gillespie,
accostarsi a questi pezzi di storia è sempre una sfida, ma
il tocco di mediterraneità che Dario gli dona insieme ai suoi
amici è una garanzia di riuscita. La passione per la musica
italiana ritorna con la cover della divertente “Angelina”,
questo recupero della tradizione musicale, che ci ha resi famosi nel
mondo, non può che essere una scelta felice e così è.
Come non ricordare Django? “Anouman” è il brano
che Pinelli rielabora e lo fa con una delicatezza e un trasporto,
che trasmette tutto l’amore per questo artista così grande.
Con questo pezzo si conclude idealmente la prima parte del cd, quella
che lega il presente disco al passato di Pinelli, nei restanti quattro
brani c’è una svolta, per cominciare sono tutte nuove
composizioni dello stesso Pinelli con testi di Li’anokeola Shrum.
Come abbiamo cercato di anticiparvi nell’introduzione Dario
sta cercando un sound più personale, che tenga conto dei suoi
gusti passati, ma che sia anche più attuale e moderno, quasi
pop, una volta in una battuta che ci siamo scambiati Dario mi ha detto…
“cercheremo di far rockare il gypsy”, io credevo stesse
scherzando e invece ecco il risultato. “Shifted” è
un brano intimista, romantico, molto americano, ma anche caldo e avvolgente,
dalla sensibilità crescente, questo è il nuovo Pinelli
e a me piace davvero tanto, non manca il suo virtuosismo, ma che ora
è al servizio di un sound più moderno e accessibile,
che vedrei molto, ma molto bene in una colonna sonora di una bella
storia d’amore. “Insanity” è più scanzonata,
per certi versi mi ricorda New York, fra zampate beat e quel tocco
mediterraneo che non manca mai, contagiosa. “A Summer’s
Dream” ha sempre quell’aria un po’ malinconica,
come una passeggiata a naso in su fra i grattacieli della Grande Mela,
con gli occhi pieni di meraviglia, ma col nel cuore un velato senso
di nostalgia. Il disco si chiude con l’hit “One By One”,
un pezzo apparentemente semplice, ma che ti cattura e ti fa muovere
con il suo tempo ondulato, terribilmente irresistibile, vorrei sbilanciarmi
e pensare che possa diventare un classico, ne ha tutte le caratteristiche,
non a caso è diventato uno dei video più votati su YouTube,
sarà un caso?
Ogni occasione di ascoltare Dario Pinelli è prima di tutto
un privilegio, o se preferite un regalo che potete fare a voi stessi,
per passare qualche momento spensierato, con eleganza e grande classe.
Nella musica di Pinelli c’è tutto questo e molto di più,
c’è la devota memoria di un grande passato, c’è
la bravura che incanta e c’è anche uno sguardo aperto
sul futuro. GB
Altra recensione: Just Wine About It!;
Transatlantica Live Tour 2019
Live Report: 2009; 2012
Sito
Web
p.s. A breve uscirà il video del concerto di beneficenza che
Dario Pinelli ha fatto in puglia per raccogliere fondi. Uno dei brani
del concerto (inedito di Natale) sarà in vendita su iTunes,
tutto il ricavato della vendita sarà interamente destinato
alla realizzazione di un pozzo d'acqua in Eritrea che potrebbe salvare
le vite di centinaia di bimbi... Vi chiedo personalmente, non appena
sarà possibile farlo, di acquistare il brano e di divulgare
il più possibile la notizia!
Vi terremo aggiornati su ulteriori dettagli.
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