Nelle
mie orecchie risuonano ancora le splendide note del live album “Live
All Over the Place”, che ecco arrivare il nuovo album in studio
di una delle migliori e più innovative bands nate nella seconda
metà degli anni ottanta: i texani King’s X. Senza dimenticare
che dal mio lettore è uscito da poco anche il convincente Emotional
Animal, l’ultimo sforzo solista di Pinnick.
Ogre Tones ci presenta una band piena di grinta e di energia, come
se gli anni per il gruppo non fossero passati (il primo album è
uscito nell’88), anzi il gruppo dimostra di essere costantemente
cresciuto ridefinendo ed elevando il proprio inconfondibile sound.
Oggi si può dire che la ricerca sonora dei King’s X è
più vicina che mai alla perfezione, solo loro riescono a mixare
così bene potenza, rabbia e poesia, forza bruta e bellissime
melodie.
La breve, ma intensa “Alone” apre con rabbia il cd, Doug
esplode in un urlo e poi attacca un tempo martellante con il classico
groove della band, si capisce subito che il gruppo ha intenzioni bellicose
e lo mette bene in chiaro. La successiva “Stay” è
più classica e rassicurante con le sue belle melodie, ma il
refrain è ancora piuttosto inquieto. Come pezzo forte arriva
“Hurricane”, una canzone molto completa con tutti gli
elementi tipici dei texani che scorrono come un caleidoscopio di emozioni.
Solare “Fly” che presenta un sound molto saturo con delle
bellissime melodie vocali. “If” e “Bebop”
sono delle rock song che suonano come degli standards del genere,
ma la lettura che ne viene fatta dal gruppo da nuova vita a queste
melodie. Con “Honesty” arriva un incantevole momento acustico,
che ci mostra la bravura dei nostri, capaci di emozionare con l’energia
straripande dei momenti più elettrici e al tempo stesso con
queste melodie dolci e malinconiche. “Open My Eyes” potrebbe
uscire dal repertorio dei Black Sabbath, un brano che a me piace davvero
molto. Un altro paio di buoni brani precedono la complessa ballata
“Sooner or Later”, l’unico brano del cd che ha una
certa durata, ma a convincere sono come sempre le belle melodie. L’energica
“Mudd” chiude prima di lasciare il posto alla strana “Bam”,
ma le cose migliori sono già emerse in questo bellissimo cd.
La versione finale del cd conterrà anche una parte multimediale
che però non è disponibile nel promo che ho per le mani
per cui non ve ne posso parlare. Chissà se il simpatico Shrek
ha in qualche modo influenzato la band, quello che si sa è
che il titolo si ispira alle parole “Over Tones”, il resto
è storia. I King’s X si confermano artisti eccezionali
e non ci sono scuse per lasciarsi scappare un disco come questo. GB
Altre recensioni: Black Like Sunday;
Live All Over the Place; XV;
Live Love in London
Interviste: 2008
Live Report: 2009
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