Mi ricordo ancora il negozio dove comprai Chase the Dragon, il mio
primo disco dei Magnum… nonostante siano passati tanti anni
e anche “tanti” dischi!!! Ma ricordo ancora bene le emozioni
che provai ascoltando il loro sound epico e vitale, allora i cds non
c’erano ancora e le copertine di Rodney Matthews le potevi ammirare
con calma e attenzione… erano proprio altri tempi. Eppure quando
ho visto l’artwork di questo tredicesimo album ho cominciato
a pensare che forse, finalmente, i Magnum erano tornati a fare quello
che sapevano fare meglio: un pomp metal fortemente epico e di grande
respiro, con melodie ficcanti e valanghe di hard rock emozionante
come pochi sanno fare.
Confesso anche che avevo perso da tempo le speranze di poter ascoltare
un lavoro del magico gruppo inglese, che fosse all’altezza dei
grandi classici del passato come il disco citato o On A Storyteller’s
Night. Ma la cover mi aveva fatto ben sperare, così con una
certa emozione ho inserito il nuovo cd nel lettore. Non ho potuto
credere alle mie orecchie: i Magnum sono tornati a fare i Magnum!
Ebbene si, tutti quelli che hanno amato il sound pieno del gruppo
di Clarkin, Stanley e Catley possono buttarsi a occhi chiusi su questo
Princess Alice and the Broken Arrow, perché è pieno
di brani stupendi, che hanno lasciato alle spalle il sound filo americano
e sono tornati a raccontare di storie di avventure e di mondi incantati,
popolati di personaggi strani come fate e folletti. A partire dalla
splendida “When We Where Younger” si respira subito un’aria
nuova, il brano apre un po’ in sordina con un tappeto molto
morbido di keys, ma piano piano il ritmo si fa incalzante e si prende
il volo. Ma non sono da meno le melodie e gli arrangiamenti di “Eyes
Wide Open”, la voce di Bob sembra immutata negli anni, mentre
il gruppo suona molto meglio oggi e non credo che sia merito della
tecnologia. In un crescendo di emozioni arriva l’intensa “Like
Brothers We Stand”, seguita dalla sanguigna “Dragons Are
Real”, ogni brano è riuscito e scalda il cuore, ma non
voglio fare un elenco troppo minuzioso, meglio lasciar parlare le
emozioni.
Princess Alice è un album splendido e credo che nessun amante
del pomp rock dovrebbe perderselo, ma spero anche che sia un nuovo
corso per i Magnum e che tornino in via definitiva a fare dischi come
questo, in questo territorio non hanno rivali! GB
Altre recensioni: Livin' the Dream; Wings
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The Thirteenth Day
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