Lars Eric Mattsson è un bravo chitarrista, questo non lo scopro
di certo io, la Lion Music gli lascia immediatamente carta bianca
(del resto è praticamente sua) per comporre addirittura una
Rock Opera. Il progetto è quantomeno ambizioso, per raggiungere
ottimi risultati come minimo si necessita di un songwriting assolutamente
fuori della norma e Mattsson è un buon compositore, non di
certo un maestro, ma il fatto suo lo conosce sicuramente bene. Per
completare l’opera, c’è bisogno soprattutto di
artisti di fama, ecco allora venire in soccorso Marc Boals e Vitalj
Kuprij, veri e propri veterani delle comparse in ambito. I cantanti
che si alterano dietro al microfono sono diversi, a partire da Irene
Jansen (Star One, Gary Hughes), Bjorn Jansson (Beyound Twilight) ed
Andre Wuurboom (Sun Caged). Tutti autori di una buona prova.
Appurato che le melodie vocali sono più che appagate, diamo
uno sguardo al lato prettamente strumentale, anche in questo caso
godiamo di ottimi assolo, di cambi di tempo e partiture complicate
al punto giusto, da rendere “W.A.R.” un disco assolutamente
unico e non scontato. Con “War Concerto Suite” si raggiunge
l’apice dell’ambizione sonora, il picco più alto
di un disco che certamente gratificherà molti amanti del Prog
Metal e perché no, anche del Power. Ma allora, direte voi,
questo è un capolavoro? Purtroppo no, tantissimi i momenti
di gioia, ma la prolissità del tutto potrebbe annoiare alcuni
di voi e più precisamente quelli meno avvezzi alle sonorità
Progressive.
Mattsson e soci ci hanno confezionato un album davvero bello, ben
prodotto e meglio arrangiato, ma credo che facciano meglio ad abbassare
il tiro, altrimenti si rischia di non accontentare ne a destra ne
a manca. MS
Altre recensioni: Power Games; Earthbound;
No Surrender; Tango;
Burning Bridges
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