Fa sempre piacere ritrovare il chitarrista virtuoso Lars Eric Mattsson,
un musicista generoso e sempre pronto a lanciarsi in nuovi progetti.
Questo suo nuovo album prosegue il discorso intrapreso col precedente
Evolution, heavy rock con una forte componente epica e sinfonica.
Un mix di elementi che può attirare le attenzioni anche degli
appassionati del prog metal, genere in cui spesso Mattsson si è
avventurato con risultati molto interessanti.
Dodici brani per affermare la propria forza creativa, oltre a mostrare
la grande tecnica esecutiva, Lars da vita ad una musica piena di energia
ed entusiasmo, una combinazione di elementi fatta per scaldare il
cuore dei propri fans e quelli degli amanti del genere. Per chi non
conoscesse l’artista svedese, la sua lunga discografia merita
un approfondimento e questo nuovo tassello conferma la sua naturale
capacità di scrivere musica. La prima parte del disco è
molto coesa e i brani, pur nella diversità, sono tutti dello
stesso genere musicale. La seconda parte del disco invece cambia rotta
e mostra una maggiore varietà di stili, anche se mai troppo
distanti. Poi la title track è sicuramente uno dei momenti
migliori, epica, quasi pomp, con begli assoli e un’enfasi che
non può lasciare indifferenti. Mattsson riesce a confezionare
un bel disco.
Eric è un artista che ha ancora voglia di mettersi in gioco
e gli anni di attività hanno aggiunto tanta classe ed esperienza,
nonostante il suo innegabile virtuosismo, questo artista riesce a
comporre musica bella da ascoltare. GB
Altre recensioni: Power Games; War;
Earthbound; No
Surrender; Tango
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