Chi
non conosce questa band dall’inconsueto nome femminile ispirato
da una donna vissuta nel lontano 17° secolo? E’ la storia
del Rock a raccontarci le loro gesta, sin dal lontano 1978. Frugando
negli scaffali dei dischi in vinile del vostro negoziante preferito,
quante volte siete rimasti affascinati da quelle copertine colorate,
epiche rappresentanti guerrieri disegnate dal bravo e inconfondibile
Frank Frazetta?
Sono passati venticinque anni dalla fondazione del gruppo, anni di
storie sempre narrate all’insegna della coerenza e della passione,
quella vera. Molti grandi lavori sono scorsi nelle nostre orecchie
e questo nuovo “Warriors Of The Raimbow Bridge” non è
di certo da meno.
La band oggi è composta da Bobby Ingram (Chitarre), Phil Mc
Cormack (Voce e armonica), Dave Hlubek (Chitarre), John Galvin (Tastiere),
Rich Del Falvo (Tastiere), Tim Lindsey (Basso) e da Shawn Breamer
(Batteria). Sempre sporchi, rozzi, sin dall’iniziale “Son
Of The South”. L’America sudista canta la propria passione.
E’ vero, i riff sono fra i più ascoltati della storia
dell’Hard Rock, a tratti sembrano rubati ai Saxon, ma la carica
è sempre quella dei vecchi tempi. Così come la ruvida
voce di Mc Cormack che ci accompagna nel disco con saggia esperienza.
I pezzi godono tutti di una carica maschia di rilievo e sono perfettamente
adeguati per essere esibiti dal vivo. Infatti questo è un disco
da sentire in concerto,che piuttosto seduti su di un divano. Di tanto
in tanto si ascoltano pure gli interventi vocali dell’ospite
femminile Amalia.
E’ un cd da scorrere tutto di un sorso, come una fresca birra
e senza troppe seghe mentali. Il guerriero dell’arcobaleno ci
guarda, noi invece lo ascoltiamo. MS
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