Nihil è l’album di debutto per questi musicisti svizzeri, la prima edizione auto prodotta, stampata in cinquecento copie, è andata subito esaurita e questo ha convinto la Prophecy a ristampare il cd e a mettere sotto contratto la band. I Nucleus Torn nascono nel ’97 come progetto solista del polistrumentista Fredy Schnyder, con l’intento di miscelare generi come il metal, il folk, il progressive e la classica, poi con gli anni il progetto ha assunto una fisionomia più strutturata e attorno al nostro è nata una vera e propria band. Tre anni di lavorazione sono stati spesi per arrivare a questo cd che andiamo a recensire.

La proposta di questi musicisti transalpini appare subito molto originale e di difficile catalogazione, gli elementi folk sono molto presenti, anche se non ricordano quanto già ascoltato, poi c’è molta teatralità. Non mancano dei momenti apocalittici, come in “Traveller’s Rest”, che ricordano anche i POS di Be, ma solo per dare un riferimento. Ascoltate il pianoforte della spettrale “Night’s Grace”, originalità e classe insieme. “Summer Bled” propone dei suoni di chitarra molto doom, con delle linee armoniche che ricordano quanto fatto da Paolo Catena con la sua passata produzione, sicuramente uno degli episodi più riusciti e spettrali dell’album. “Close” è un cameo vocale di grande intensità, che ricorda un po’ il canto funebre per Theodred nel film Le Due Torri. Ma la magia continua con l’eterea “The Sunclad” che prepara la strada alla deflagrante “Peregrina Sublime”, che chiude l’album con una scarica di adrenalina pura.

Questo album è il primo di una trilogia e il gruppo sta già lavorando ai prossimi capitoli, già questo primo episodio è molto bello, ma se il gruppo saprà crescere, avremo di sicuro delle sorprese e io mi sento fin da ora di poter scommettere sul loro futuro. GB

Altre recensioni: Knell; Travellers; Andromeda Awaiting

Interviste: 2011

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