Rock Impressions

the Pineapple Thief - Tightly  Untold The PINEAPPLE THIEF - Tightly Untold
Kscope
Distribuzione italiana: Audioglobe
Genere: Prog
Support: CD - 2008


Nel sottobosco delle formazioni prog più ricercate e sperimentali si annidano delle perle che non hanno ancora avuto il giusto riconoscimento, anche se qualcosa si sta muovendo, è il caso di questi musicisti inglesi (avete capito bene) nati all’inizio del nuovo millenio e che hanno già iniziato a far parlare di se negli ambienti degli appassionati. Il loro prog segue le intuizioni del pop evoluto, un mix degli ultimi Marillion, dei Porcupine Tree più spirituali, dei Radiohead e Coldplay, con ampie spruzzate di psichedelia e tocchi di Indie Rock e tanta voglia di creare soluzioni nuove e particolari, ma soprattutto il fatto è che il gioco riesce.

Il nuovo album vede la luce sotto l’egida della Kscope (succursale della Snapper Records) e l’abbandono della storica ma piccola Cyclops, ma il gruppo non ha cambiato rotta, il tentativo è di trovare una migliore distribuzione. Tightly Unwound è sorprendentemente piacevole, presenta delle melodie molto ricercate e sofisticate, delicatamente romantiche, bastano poche note di “My Debt to You” per accorgersi della particolarità di questi musicisti, la canzone è fondamentalmente semplice, nella sua acustica innocenza, ma ha carattare e personalità. “Shoot First” in contrapposizione è elettrica e ruvida, ma i suoni non sono mai metallici, affiora anche qualche accenno shoegazer, ma nel complesso è un torto fare dei paragoni. Ecco le arie sognanti che ricordano le miglori cose dei progetti di Steve Wilson in “Sinners”, davvero non male, note dilatate e ritmi complessi si intrecciano in un caleidoscopio di sensazioni. Ogni brano ha una propria identità anche se segue un unico filone espressivo, per giungere all’apoteosi finale nella prolissa suite “Too Much to Loose”, un brano visionario dove i nostri infondono tutta la forza della loro musica.

I Pineapple Thief sono un gruppo che colpisce fin dal primo ascolto, impossibile restare indifferenti, perché questa è arte, magari non facile e immediata, ma di sicuro appagante. GB

Altre recensioni: Someone Here Is Missing; All the Wars; Magnolia;
Your Wilderness

Interviste: 2008

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