I
Porcupine Tree sono una band che merita grande rispetto per la loro
tradizione fatta di coerenza e integrità artistica, doti che
li hanno gratificati di una lunga vita all'insegna di un prog personale,
fuori da cliché modaioli.
Io li ho visti dal vivo nel '99, due anni dopo che è stato
registrato questo doppio live, e da allora conservo delle impressioni
sul gruppo che ritrovo immutate ascoltando questa nuova release. La
personalità e la bravura della band sono fuori discussione,
ma il prog malinconico e claustrofobico dei Porcupine Tree, che sembra
voler coniugare le atmosfere sospese dei Pink Floyd con prog acido
e nervoso dei King Krimson, non mi ha mai convinto pienamente, perché
ogni brano all'inizio mi piace, mi cattura, ma poi incomincia ad annoiarmi,
come in un libro o in un film dove a metà della trama sai già
come sarà il finale e si smonta tutta la tensione accumulata
durante il dipanarsi della storia.
Le registrazioni sono state fatte durante tre serate a Roma, ma ci
sono alcuni ritocchi in studio, nel complesso il sound è ottimo,
anche troppo, infatti, non si coglie l'atmosfera live. "Signify"
apre le danze con un riffing molto nervoso su cui si innesta la batteria
con dei tempi complessi, mentre le tastiere disegnano un mondo onirico,
il tutto ricorda molto da vicino certe alchimie spaziali degli Hawkwind.
"Waiting Phase Two" è una traccia intensa, con un
bel crescendo e un grande assolo di chitarra, molto seventies nell'impostazione,
costruito su un ottimo drumming. "The Sky Moves Sideways"
è un brano complesso, è molto lungo e strutturato, ricco
di momenti di grande tensione e con un buon finale, mentre ho trovato
noiosissima "Dislocated Day", nonostante l'ottimo lavoro
di batteria, così come anche la sonnolenta "Moonloop".
Il secondo cd parte bene con l'intricata "Up the Downstair",
ma la lentezza esasperante di "Always Never" è da
suicidio e non si riscatta con l'accelerazione finale. Il discorso
continua con "Is... Not" che parte con una buona intensità
drammatica, ma si spegne nel finale e con l'eccessivamente lunga "Radioactive
Toy". Chiude "No Beautiful Anymore", un brano stralunato
e claustrofobico piuttosto interessante.
Il presente live è ottimo per chi ancora non conosce questa
band ed è imperdibile per i fans del gruppo, tutti gli altri
sono avvisati. GB
Altre recensioni: Nil Recurring;
The Incident;
Anesthetize;
Recordings
Articoli: Discografia commentata
Sito Web
Per un assaggio: http://www.myspace.com/porcupinetree
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