Non sono mai stato un fan dei Porcupine Tree, ma riconosco loro il
merito di essere, molto probabilmente, il gruppo prog più grande
degli ultimi vent’anni, sia per la musica proposta, che ha saputo
evolversi continuamente, sia per l’impatto che hanno avuto sugli
altri artisti che si sono ispirati a loro. In un certo senso sono
da considerare al pari dei grandi mostri sacri come i King Crimson,
i VDGG o i Rush, non sono accostamenti artistici, sto parlando di
importanza del gruppo. Con costanza e determinazione i PT hanno creato
un movimento prog post moderno, che ha influenzato artisti molto interessanti
come ad esempio gli Anathema oggi compagni di etichetta, poi si possono
citare anche i polacchi Riverside, ma sono solo degli esempi, il fatto
è che solo le band veramente importanti hanno saputo imporsi
come hanno fatto loro.
Una delle costanti della band è sempre stato l’impegno
live, testimoniato da molti titoli, ma, vista l’evoluzione della
band, sono tutte testimonianze importanti per capire come si è
sviluppato il loro sound e la loro personalità. Questo Anesthetize
registrato in Tilburg in ottobre del 2008 è un titolo realizzato
con grande cura e attenzione, ci sono più camere e la regia
è ottima, la band ha un preciso senso dello spettacolo, belle
le luci, il sound del dvd, poi su tutto c’è la loro musica,
che con gli anni è maturata come farebbe un buon vino, è
vero una volta non mi piacevano, ma ho imparato ad apprezzarli e oggi
li ascolto molto volentieri e devo dire che questo concerto è
stato davvero bello. Ottimo l’avvio con l’enfatica “Fear
of a Blank Planet”, la band si mette subito in cattedra e regala
al proprio pubblico un’esecuzione d’apertura ad altisso
tasso adrenalinico. La regia offre immagini molto belle, in particolare
sul batterista, ma ovviamente Wilson è spesso in primo piano,
ma quello che si avverte è un preciso senso dello spettacolo
dietro le scelte dei vari cameraman. La scaletta è ottima,
potri citarvi ogni singolo titolo, dalla traccia che da il titolo
al presente dvd alla conclusiva e strepitosa “Halo”, uno
dei brani più belli scritti dalla band, anche come testo, ma
in internet potrete trovare la scaletta completa, che è una
parte relativamente rilevante della riuscita di questo titolo, quello
che conta è che è un documento imperdibile, non solo
per i fand della band, ma anche per chi ancora non li conosce. Oltre
due ore di grande musica prog, tra tensioni post moderne, metal intelligente,
qualche spruzzata di psichedelia e tanta, tantissima creatività.
Quello che manca a questo titolo sono tutta la serie di bonus e di
contenuti speciali, ma io che non ne ho mai sentito una forte esigenza,
non ne sento nemmeno più di tanto la mancanza, perché
i contenuti artistici del concerto mi hanno più che soddisfatto.
Sono contento di aver avuto l’occasione per ricredermi definitivamente,
perché i Porcupine Tree hanno dimostrato di essere una grande
band. GB
Altre recensioni: Coma Divine;
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