Rock Impressions

RODRIGO Y GABRIELA, al Big Club di Padova 10/03/06
di Giancarlo Bolther

Andare a questo concerto è stata un’avventura, durante il viaggio in autostrada vengo sorpreso da una grandinata stile estivo, che poi si tramuta in una nevicata mista acqua con un paio di centimetri di ghiaccio o nevischio sull’asfalto e una velocità media di 40km orari. Per fortuna arrivo alla meta senza inconvenienti. Ero nervoso e teso, ma dopo aver incontrato i due ragazzi messicani per un’intervista molto piacevole mi rassereno. Il locale è piccolo e pensare che nella loro patria putativa, l’Irlanda, riempiono i palazzetti, chissà se il loro approccio avrà la stessa energia?

Loro comunque sono molto carichi per quella che è la loro prima tournée italiana, erano venuti in precedenza solo una volta in gennaio (due mesi fa) per una data in spalla a David Gray e dimostrano di voler dare il meglio di se. Per fortuna il locale si riempie, nonostante i due non siano ancora molto conosciuti dalle nostre parti e il concerto prende vita.
Gabriela e Rodrigo sono due ragazzi molto spontanei e tranquilli e prendono posto sul palco senza grandi celebrazioni, un paio di cenni di intesa e attaccano con “Tamacun”, il brano trainante del nuovo album e fin da subito si sente che il pubblico viene sorpreso dalla carica molto personale con cui i due propongono il loro mix di flamenco, jazz e rock. Gabriela e Rodrigo non sono semplicemente due virtuosi di chitarra, ma sono soprattutto due musicisti che sanno trasmettere un grande entusiasmo, sono coinvolgenti e comunicativi. In particolare Gabriela è la più scatenata e suona letteralmente con tutto il corpo, mentre Rodrigo è un po’ più compassato. Gabriela va fiera del passato metal e lo racconta con disinvoltura durante le pause e spesso saluta il pubblico sfoderando un bel paio di corna, dimostrandosi molto spontanea e simpatica, molto solare.

Il bello di vederli all’opera sta anche nel fatto di poter capire cosa fanno e come ottengono certe combinazioni di suoni: Gabriela si opccupa in particolare delle parti ritmiche e percuote la cassa della chitarra in molti modi diversi, picchia sulle corde mute e arpeggia a velocità elevate, con quella gestualità tipica dei suonatori di flamenco, tamburella delicatamente sulla cassa o la percuote con foga e muove tutto il corpo seguendo la musica, una gioia per gli occhi e per le orecchie. Rodrigo invece si occupa principalmente delle parti soliste e sciorina scale su scale a grande velocità, ma il feeling resta comunque sempre in primo piano. Comunque si sente che emerge la sua estrazione rock, non bisogna dimenticare che i due facevano parte di una band di Thrash metal. Inoltre anche lui propone effetti e invenzioni con corde mute e con suoni che possiamo definire sperimentali. Insomma i due giocano con le loro chitarre e si divertono e ancor più divertono i presenti che rispondono con grande entusiasmo al concerto.

Il nuovo album viene riproposto praticamente tutto e poi ci sono alcuni brani dei precedenti lavori, un medley dedicato alle cover di Megadeath e Metallica e altre cose con in chiusura la trascinante “Diablo Rojo”, con molte parti ritmiche, un pezzo che sicuramente stazionerà molto a lungo nei loro set list. Il primo bis è una scherzosa sfida tra i due con Rodrigo che propone delle scale a velocità super e Gabriela che le rielabora in versione ritmica, poi ci sono delle riffate molto metal, nonostante siano suonate acustiche, e infine chiudono con una grandiosa versione dell’evergreen “Stairway to Heaven”.

Il pubblico è letteralmente soggiogato e raramente ho visto un tale coinvolgimento ad uno show acustico strumentale, Rodrigo e Gabriela sono una forza della natura e assistere ad un loro concerto è un’esperienza davvero indimenticabile, speriamo tornino presto a trovarci! GB

Altri live: 2011; 2016

Interviste: 2006

Recensioni:
Live in Manchester and Dublin; Rodrigo y Gabriela; Live in Japan; 11:11; Area 52

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