Rock Impressions

Tygers of Pan Tang - Animal Instinct TYGERS OF PAN TANG - Animal Instinct
Cargo Records
Distribuzione italiana: Frontiers
Genere: Heavy Metal
Support: CD - 2008


Ecco finalmente il disco della rinascita delle gloriose Tigri di Pan Tang (per chi non lo sapesse lo strano nome sembra riferirsi alla saga di Erik di Melniboné di Michael Moorcock), come già saprete della line up originale è rimasto solo Robb Weir, ma i nuovi compagni sono solidi musicisti che non fanno certo rimpiangere i vecchi, come hanno dimostrato nel recente tour che ha toccato anche il nostro paese. Alla voce troviamo la nostra ugola d’oro Jacopo Meille che sembra essersi inserito in formazione come il classico “topo nel formaggio”, il secondo chitarrista è Dean Robertson, che in coppia con Weir produce un muro sonoro che spacca, il bassista Brian West non si risparmia un attimo e il batterista Craig Ellis è roccioso e preciso quanto basta, il mix è perfetto e ascoltando il nuovo cd sembra davvero che il tempo non sia passato per questi eroi del vero Heavy Metal.

Quello che premeva maggiormente a Robb era di dimostrare che il gruppo era ancora in grado di suonare vero Heavy Metal senza compromessi e senza fronzoli, nel rispetto della tradizione della band, ma anche al passo coi tempi, per quanto un Metal di stampo ottantiano possa esserlo. Già il piglio deciso dell’iniziale “Rock Candy” fuga ogni dubbio, riffing serrato con un giro ultraclassico alla “Gangland” per intenderci e Jacopo che non fa rimpiangere di certo Deverill. Ma non è un fuoco di paglia e anche la seguente “Cry Sweet Freedom” graffia! Senza soste si continua con la cadenzata “Live For the Day”, costruita su una base blues. La cosa che colpisce di più in questi primi pezzi è la freschezza che si respira nelle composizioni, certo lo stile è prettamente ottantiano e carico di nostalgia, per me che ci sono cresciuto, ma credo che anche un giovane (sempre che non sia un fan del metal più estremo) possa trovare coinvolgente i Tygers. Tutti i brani comunque sono ispirati e dimostrano che la reunion non è solo animata da pruriti commerciali, anche perché oggi, diciamolo, solo la passione vera spinge questi artisti a tornare sul mercato con un nuovo disco. Finito il cd ecco che mi vien voglia di farlo ripartire dall’inizio.

Aspettavo questo disco con grande curiosità e devo dire che le mie aspettative sono state ripagate, i Tygers sono ancora una grande band con tanta anima e tanta voglia di rockare, speriamo solo che possano tornare ancora nel nostro paese per altri concerti, perché anche dal vivo sono davvero bravi e di sicuro il palco è la loro dimensione migliore, ma anche su disco sono scinitille. GB

Altre recensioni: Back and Beyond; The Wild Cat Sessions; The Spellbound Sessions; Ambush; Noises From the Cathouse

Live Reportage: 2008

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